Lezioni condivise 51 – Filologia goes on
31 Mar 2011 @ 8:57 PM
Maggio, primi caldi, aula 5, vagamente ad anfiteatro, affollata, vocio indistinto… Filologia romanza… Guillaume… Mi piazzo in alto in favore di Rosa… A fine lezione il bottino di appunti è di ben due righe, tuttavia ho quasi una scusa: si è lavorato su un volantino… del confronto tra i due testimoni a noi pervenuti del Guillaume D’Angleterre dello pseudo Chretien de Troyes, ma della questione mi pare di aver ampiamente parlato la volta scorsa in una sorta di fuga in avanti… Si è come il bravo presentatore quando accade l’imprevisto e tutta quella scioltezza stupefacente fin lì dimostrata crolla improvvisamente e noi ci si chiede, ma come mai-i?
Potrei descrivervi l’aula, ma trattasi di un ampio banale parallelepipedo o per dirla con il prof “paesaggio di stupida bellezza” e l’argomento sarebbe presto esaurito; anche il panorama, specie dall’alto, è piuttosto piatto, nonostante l’ampia vetrata mi mostra unicamente qualche aiuola incolta e il viottolo di acceso al parcheggio… che avrebbe pure una storia, ma non si può partire per parlare di pesce di Pontis (pisci ‘e Pontis) e finire a trattar di cavolini di Bruxelles.
Il brusio nella parte alta persiste, non si sente una mazza torta… che ci son salito a fa’ in piccionaia!
Il prof non se ne cura e va avanti come un treno, mica come a Letteratura latina: “Loro lassù per cortesia!!!”…
Quello di Filologia romanza è proprio un popolo, circa cinquecento studenti a lezione, ma nella compattezza di un’aula che ha fatto il ’68, con i banchi graffitati e le pareti ornate da murales eloquenti…
Quanto a noi, anche l’accatiemmelle ormai sa che la lectio difficilior o in romanesco “cattiva”, talvolta è quella vera, e questo è anche molto educativo: il cattivo che si fa buono… mi vengono in mente i Giancattivi proprio ora che non ci pensavo, per questo son cattivi, quando ti scervelli a ricordarti il loro nome non ti vengono in mente mancu a picu…
Insomma, noi Michel, basato sul manoscritto P, ce lo siam filato ben poco; di più Föester, basato su C e parzialmente P; la scelta è stata Wilmotte del 1927, basato su P; Holden riprende Föester in tempi non lontani, ma intanto la ricerca è già oltre…
Patrizia Serra per i tipi della Cuec, propone una nuova edizione critica del Guillaume che si basa sul confronto tra i due codici pervenuti, nell’ipotesi di verificare se esiste un archetipo comune, nonché eventuali rimaneggiamenti da parte del copista di P (Parigi, Biblioteca Nazionale, fr. 375).
Prosegue anche il dibattito sull’attribuzione del manoscritto. Sappiamo che Holden rifiuta del tutto l’attribuzione a Chretien de Troyes; Wilmotte da parte sua ha adottato il beneficio del dubbio con il punto interrogativo.
Nella recente edizione a cura di Christine Ferlampin-Acher, il nome di Chretien de Troyes è posto su due linee, onde significare che l’autore è un Chretien, con quanto se ne può dedurre (sarebbe Cristiano… non è barese, ‘gnurant!) e il dubbio (?) è solo su De Troyes…
La posizione della prof tuttavia è nota ed esclude che l’autore possa essere il chierico champenois, osservando l’alterità del romanzo rispetto alla sua normale produzione, come stile e come genere. Ella nel suo lavoro si spinge anche a interpretazioni audaci rispetto alle simbologie sessuali che presenterebbe il romanzo.
Andrea Fassò la pensa esattamente al contrario e attribuisce il romanzo a Chretien de Troyes, sostenendo che tutta la sua produzione diverge, in quanto è nel suo stile usare modelli completamente differenti per ogni lavoro.
La lezione è finita, l’attenzione dei cinquecento è ora tutta sulla porta dell’aula, 80 cm… e un corridoio affollato, il deflusso è complesso e mi son perso pure Rosa…
(Filologia romanza – 3.5.1996) MP

Commenti (4)
Lectio difficilior!
4 #
indian, quondam angel
diaryofboard.blog.tiscali.it
aaaz@tiscali.it
88.63.27.74
Inviato il 11/05/2011 alle 12:47
@Giovanni P.
grazie per il commento, non c’è link e non trovo il blog…
Lectio difficilior!
3 #
Simo
cine_simo@yahoo.it
78.14.102.47
Inviato il 09/04/2011 alle 16:36
Ciao Angel!sempre un piacere leggerti,anche se ultimamente non seguo più tanto i vari blogs.
ahah immagino l’orda dei 500 passare per la porta,aiut!che angoscioso ricordo.salutoni
Lectio difficilior!
2 #
giulia
g@alice.it
82.58.172.127
Inviato il 08/04/2011 alle 15:48
Ho capito, di filologia non hai seguito granché… la posizione in alto, nell’aula distoglieva assai…
E d’altra parte è proprio importante definire l’attribuzione del manoscritto? Naturalmente sì. La prof diceva che si distoglie completamente dal genere composto da Cristiano.
Ma il povero Cristiano non potrebbe averlo composto proprio distaccandosi dalla sua produzione e creando qualcosa di suo, originale e diverso dalle sue opere consuete? D’altra parte sarà stato pure Cristiano, ma anche… de troyes… 😉
Lectio difficilior!
1 #
demoskaidemos
frondeverdi.myblog.it
ariosto2000@tiscali.it
79.1.218.64
Inviato il 12/03/2011 alle 21:15
Aspetto anch’io, Indian, la traduzione della poesia e il tuo nuovo post. E intanto buona domenica
