referendum – DIARY OF BOARD

Chi mi convince a votare che…!?
Il 12 o il 13 giugno prossimi andrò sicuramente a votare, avrò un sacco di possibilità: votare SI, votare NO, votare scheda bianca, annullare la scheda con qualche bel messaggio, magari diretto all’arcorese Silvio; non vi sembra una buona idea? un’occasione per dire al Megalomane cosa i cittadini pensano di lui…
Dai, mettete in moto la vostra fantasia e se avete dei dubbi, come me, ad esempio, sulla fecondazione eterologa… lanciate il vostro messaggio…!
Rutelli? Beh, evidentemente non può condividere più niente con Pannella, visto che quando Marco va a sinistra, lui va a destra… che carriera ragazzi! ma dove vorrà finire!? tra le braccia di Andreotti?
Comunque, dicevo, io a votare ci andrò; ho tanti dubbi assolutamente personali, mi aiutate a superarli? Aspetto tanti commenti…
Riferimenti: diamo un’altra lezione a Berlusca: votiamo i referendum!
06 Giu 2005 @ 1:19 AM

Commenti (4)

Elisa scrive:

13 Settembre 2014 alle 16:28

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clary85 scrive:

9 Giugno 2005 alle 00:17

VOTATE SI!!!

KIKKA scrive:

9 Giugno 2005 alle 00:16

VOTATE SI!!!!!

Kikka scrive:

9 Giugno 2005 alle 00:12

io penso che questo argomento interessi direttamente le generazioni del futuro…in primis le donne…e per questo dovremmo cercare di fare la scelta giusta.
io studio biologia e ..sono una donna…mi sono documentata molto a riguardo e condivido pienamente tutti e 4 i si.
*perche’ ad una donna si dovrebbe negare la possibilita’,nel caso in cui si accerti che l’ambrione sia malato,di scegliere se farselo impiantare o meno, pur sapendo che se quella donna non lo vuole,sara’ costretta ad abortire, aggiungendo anche questo trauma non di poco conto????
e poi…..parliamo seriamente…..se una coppia vuole avere un figlio ad ogni costo, va all’estero,in qualche clinica del resto d’europa o del mondo e sborsando una bella cifra di denaro lo ottiene lo stesso, o se non ha molta disponibilita’ di denaro magari andra’ da qualche “macellaio”(avete dimenticato quante donne sono morte o hanno rischiato la vita x essersi messe nelle mani sbagliate quando l’aborto era vietato?)

*si parla(con il 3° punto)di diritti dell’embrione, ma come il premio nobel rita levi montalcini ha affermato, l’embrione è solo un ammasso di cellule prive di attivita’ neurologica.forse i diritti non sono gli stessi tra un embrione malato che non si voglia impiantare ed uno impiantato che venga abortito???cosa cambia???in entrambi i casi dovrebbe essere la madre a scegliere come è giusto che sia….non si può pensare di mettere al mondo un figlio non voluto,perchè sarebbe una condanna per i genitori e per il figlio stesso.
*perche’ (secondo la legge 40)si possono impiantare solo 3 embrioni,nonostante la risposta alla terapia vari da donna a donna e anche in base all’eta’??
perche’ tutti gli embrioni che sono tenuti nei congelatori invece di essere sottoposti a ricerca,secondo la legge 40, devono essere buttati via??
se non si aiuta la ricerca in qualche modo, essa non può progredire.la maggior parte degli scienziati ritiene che le cellule staminali embrionali,potrebbero dare degli ottimi risultati per trovare la cura a gravi malattie tra le quali i tumori….
quante persone affette da tumori sono in attesa di una cura….ma bloccando la ricerca non si arriverà mai da nessuna parte…quindi non togliamo le speranze a questa gente….
*l’ultimo punto riguarda la fecondazione eterologa,cioè quella fatta grazie al seme di una persona esterna alla coppia.
comunque il bambino sarà figlio della coppia e non saprà mai il nome del donatore,il quale non potrà mai rivendicare i suoi diritti sul bambino.
non pensiamo a ciò che faremmo noi in caso non potessimo avere dei figli, ma siamo un po’ altruisti e pensiamo a quelle coppie disperate che non possono avere figli e ricorrerebbero a qualunque mezzo pur di averlo…tra l’altro…sappiamo tutti cosa significa “adozioni” in italia…..un iter di anni e anni di burocrazia….
tutti questi punti segnati da * sono i 4 quesiti sui quali si basa il referendum e che la legge 40 tutt’ora vieta.
votando “si”, si aboliscono questi divieti dando la possibilità a tantissime famiglie di poter guardare al futuro con più serenità e con qualche speranza in più…..
spero facciate la scelta più adeguata e non commettiate l’errore di non andare a votare. ciao!

L’indicazione della CEI di non recarsi alle urne il 12 e 13 giugno 2005 per fare mancare il quorum ai quattro quesiti referendari sulla fecondazione assistita pone un grosso problema in Sardegna dove unitamente al Referendum Nazionale modificativo della Legge n°40, i sardi dovranno esprimersi sul Referendum Regionale abrogativo della L.R. n°8 del 2001 che ha consentito di introdurre in Sardegna i rifiuti di origine extra-regionale classificati come materie prime. Legge che aveva modificato l’art. 6 comma 19 della L.R. n°6 del 2001 che recitava: “è fatto divieto di trasportare, stoccare, conferire, trattare o smaltire nel territorio della Sardegna rifiuti, comunque classificati, di origine extra-regionale”.
L’indicazione dei Vescovi viene di fatto a confliggere con un diritto dei cittadini sardi di potersi recare alle urne il 12 e il 13 di giugno 2005 per abrogare con un SI’ o per confermare con un NO la Legge Regionale Sarda del 19 giugno 2001 n°8.
Ci rivolgiamo dunque alla Chiesa Sarda e al Presidente della Conferenza Episcopale Sarda affinchè prenda una posizione chiara nei confronti del Referendum Regionale, vincendo la contraddizione che oggettivamente ha posto l’unificazione nelle stesse date dei Referendum Nazionali e di quello Regionale.
Poiché si tratta di referendum distinti con quorum distinti, basterebbe che i cittadini che hanno deciso di non votare per i Referendum italiani seguendo le indicazioni della CEI, si recassero al seggio e rifiutassero dette schede, richiedendo unicamente la scheda del referendum Regionale.
Siamo profondamente convinti che chi vuole difendere la vita, la deve difendere totalmente e sempre non solo nel suo nascere, ma anche nella crescita, nell’aria che si respira, nel territorio dove si abita e nel lavoro che non può essere mai fonte di malattia certa e di morte.
La vita nei territori inquinati della Sardegna è messa a rischio continuamente poiché nei fumi di acciaieria, facenti parte dei rifiuti definiti materie prime, vi sono le polveri metalliche altamente inquinanti e velenose distillato di sostanze chimiche e metalli pesanti quali zinco, piombo, cadmio, mercurio, nichel, vanadio, arsenico, birillio, rame e cobalto alcuni dei quali capaci di indurre lo sviluppo di tumori. Ad esempio il cadmio e i suoi composti, per i quali, nell’area del Sulcis, si registra il record Europeo di rilascio nelle acque è conosciuto come causa di tumori polmonari, prostatici e vescicali. Possono inoltre causare neuropatie degenerative e anche malattie cardio-vascolari e polmonari che trovano importanti cause inducenti nelle emissioni inquinanti atmosferiche.
Né si può giustificare la malattia e la morte con così alti tassi di incidenza nei territori inquinati della Sardegna col continuo ricatto occupazionale perché la nostra Isola sta già pagando prezzi troppo alti in termini di vite umane, di malattie e di vero e proprio sequestro di vasti territori (nuove servitù) che ormai rischiano di non essere più utili ad alcuno sviluppo.
E’ possibile in Sardegna creare lavoro e sviluppo senza l’inquinamento mortale? E’ possibile che la nostra Sardegna per garantire il lavoro debba per forza inevitabilmente diventare la più grande discarica d’Europa? e le scorie, residui dei rifiuti tossici, dove le metteremo?
Una Sardegna così fatta rischia di diventare da isola felice un isola di morte!
Ecco perché è importante e necessario che i sardi siano liberi di recarsi alle urne il 12 e 13 giugno 2005 per abrogare questa Legge Regionale ignobile e contro la vita.
Confederazione sindacale sarda
Dr. Giacomo Meloni
Riferimenti: Nucleari? No, raju.
31 Mag 2005 @ 10:16 PM

Commenti (12)

… persi nei precedenti cambi di piattaforma

Tag: referendum

REFERENDUM 12 GIUGNO 2005

NO ALLE SCORIE!!!