LE ROI VÊTU AU TEMPS DU WIKILEAKS

Lezioni condivise 47 – Modelli del Guillaume d’Angleterre

30 Nov 2010 @ 11:58 PM

Torno ancora al romanzo medievale Guillaume d’Angleterre, da alcuni attribuito a Chrétien de Troyes, chierico della Champagne, fatto che tutt’oggi appassiona diversi filologi, mentre altri lo escludono, ritenendo il romanzo difforme dalla restante opera del Chrétien di Lancelot e Perceval.

Il nostro romanzo ha per modello privilegiato il racconto agiografico della leggenda di S. Eustachio, ma sviluppi differenti, come ad esempio la caccia al cervo, che in Sant’Eustachio rappresenta il Cristo, il martirio e la provvidenziale conversione iniziale del protagonista, mentre in Guillaume, è il Re, che interviene per recuperare al ruolo regale i propri figli, facendosi mediatore tra l’umanità e il trascendente, per il loro reinserimento nella retta vita sociale.

La caccia riveste anche un senso erotico e il corno smarrito è simbologia sessuale connessa con il desiderio del re di ritrovare la regina e riassumere il proprio ruolo; desiderio sessuale che ritorna nell’atto di acquistare il corno smarrito, cui segue l’incontro con la regina che lo nota sulla nave.

Mais ele regardoit au cor
Qui au mast de le nef pendoit;
Au cor regarder entendoit,
Que nul autre avoir tant n’amoit
Comme le cor qu’ele veoit;
Et le cor et le roi ravise,
C’a cou estoit s’entente mise,
N’aillors ne puet ses iex tenir.
Del roi les fait au cor venir,
Et del cor au roi les ramaine;
Del regarder est en grant paine,
Tant qu’ele vint dalés le mast;
Nul talent n’a qu’ele outre past,
Ains prent le cor et si le baise;
Bien fait samblant que molt li plaise.
Et quant grant piece esgardé l’ot,
Arrier le mist, ne ne dist mot;
Mais vers le roi s’est retornee.

Ma diversi sono i topoi cui si rifà il romanzo, lo stesso Erec e Enide di Chrétien, modello medievale di restaurazione del potere reale che riprende anche la simbologia del corno da caccia.

Altri contributi sono portati dal romanzo antico (come Apollonio di Tiro, il Roman de Tebe, il Roman d’Eneas), i Lai di Marie de France, i tardi romanzi arturiani sul Graal.

La particolarità di questo romanzo ascetico e d’amore, rispetto a quelli ispiratori, è il suo lieto fine.

Altri modelli sul tema della separazione e ricongiungimento si trovano nel romanzo di Floire et Blancheflor. Separati dalla schiavitù affinchè non si uniscano, Floire figlio del “re” dei Saraceni di Spagna, ritrova Blancheflor, figlia di uno schiavo cristiano di nobile nascita, nascondendosi in un cesto di fiori nell’harem del sultano.

Lo stesso avviene in Alcassino et Nicolette, un chantefable (alterna canti e prosa). Qui è Nicolette, schiava saracena convertita al cristianesimo, figlia del re di Cartagine, che travestita da menestrello, ritrova Alcassino, figlio del conte Gavin di Beaucaire.

Anche l’Escoufle di Jean Renaut tratta il tema di amanti che si dividono accidentalmente durante la fuga dalla corte dell’imperatore e alla fine si ritrovano.

Il Guillaume de Palerne unisce il tema della fuga degli amanti a quella degli “animali grati” che li assistono.

Vi è ancora il popolare Partenopeus de Blois, simile alla storia di Amore e Psiche di Apuleio.

Nei primi anni del XIII secolo troviamo Galeran de Bretagne, attribuito a Jean Renaut. Galeran ama Fresne, una trovatella cresciuta in un convento; la corrispondenza tra i due viene scoperta, e Fresne viene mandata via, ma ritrova Galeran giusto in tempo per impedirgli di sposare sua sorella gemella Fleurie, nella quale vedeva solo il riflesso della sua amata.

Una serie di romanzi trattano del tema del cavaliere che si impegna in avventure per dimostrare alla sua donna che egli è degno del suo amore, tra questi Ipomedon di Hue de Rotelande e Gui de Warewic di anonimo anglo-normanno del XIII secolo.

Vi è poi la materia dell’”eroina perseguitata” detto anche “tema Imogen” dal suo uso in Cymbeline di Shakespeare. Segnalo Guillaume de Dole di Jean Renart, il Roman de Violette di Gerbert de Montreuil, La Manekine di Philippe de Beaumanoir, La Contesse d’Anjou e L’Uomo di Chaucer di Jean Maillart.

I manoscritti che tramandano il Guglielmo d’Inghilterra sono due: P (Parigi) e C (Cambridge), esiste inoltre una redazione rimaneggiata in spagnolo E (come Escorial) che collima prevalentemente con P.

I due manoscritti divergono per essere il manoscritto C tendente al poema ascetico, mentre il manoscritto P più didattico.

Ad oggi ci sono quattro edizioni critiche del Guglielmo d’Inghilterra: del 1840, basato sul manoscritto P, ed. Michel; del 1899, manoscritto C e parzialmente P, ed. Föester; del 1927, basato sul manoscritto P, ed. Wilmotte; del 1988, che riprende l’edizione Föester, ma tiene conto della discussione filologica di oltre un secolo, ed. Holden (questa edizione rifiuta in modo tassativo l’attribuzione a Chretien de Troyes).

Lo stemma codicum nel caso del Guillaume non serve, in quanto P non deriva da C o viceversa, non si può dimostrare la parentela tra i due codici, e neanche la discendenza da un unico archetipo.

Non ci sono tuttavia tra P e C divergenze talmente ampie che comportino scelte importanti.

Nei pochi casi in cui nella nostra edizione critica (Wilmotte) i versi sono tratti da C, essi sono indicati con le lettere in corsivo (a,b,c…).

Nel caso del verso 2364 e segg. C non è scelto per avere una lezione migliore, ma perché P presenta una lacuna.

Un discorso va fatto per il verso 2368, dove P ha avoir (con il senso di avere come possesso), mentre C ha coitise, il nostro testo sceglie il manoscritto di base P (Föester), dunque avoir.

La lezione coitise sta per seccare, pretendere, pungere, assillare, dar fastidio ed è la dizione preferita dal prof come lectio difficilis e più probabile, anche nel contesto dell’incontro fortuito con la regina nel porto di Sutherland. Wilmotte sostiene invece che coitise sia troppo cavilloso, perciò improbabile.

Virdis preferisce coitise, anche perché avoir viene ripetuto due volte di seguito prima della lacuna anzidetta, dunque potrebbe essere stato indotto anche successivamente come lezione facile.

Le differenti lezioni dei due manoscritti indicano, da un lato che il manoscritto C tende all’ascetico, mentre il manoscritto contiene P è più didattico e romanzesco.

Si ha notizia di altre tradizioni di questa storia come Dit de Guillaume d’Angleterre con stesure differenti, risalenti al sec. XVI, ma riferite a manoscritti del XIV sec. e conservate presso la Sala Rari della Biblioteca nazionale di Francia François Mitterrand, la cui edizione critica è stata curata da Silvia Buzzetti Gallarati.

Bibliografia:
Maurizio Virdis, in Medioevo romanzo e orientale. Il viaggio dei testi, Rubbettino 1999 (art. Dalla leggenda di S. Eustachio al Guillaume d’Angleterre)
Andrea Fassò, Michela Salvini, in Il sogno del cavaliere. Chrétien de Troyes e la regalità, Carocci 2003 (art. Come in uno specchio. «Songe» e «mensonge» da Chrétien de Troyes a Jean de Meun)
Christine Ferlampin-Acher (a cura di), Guillaume d’Angleterre, Champion 2007
Carlo Donà, Per le vie dell’altro mondo. L’animale guida e il mito del viaggio, Rubbettino 2003
Mattia Cavagna, Chrétien de Troyes (?), Guillaume d’Angleterre, Crmh 2008.

(Filologia romanza – 26.4.1996) MP

Commenti (3)

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
3 #
ivy phoenix
edera.fenice@tiscali.it
109.113.185.65
Inviato il 14/12/2010 alle 13:24
se non riesco a passare prima…
buon natale!

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
2 #
s.lava
g@alice.it
87.0.246.113
Inviato il 07/12/2010 alle 00:40
Chrétien de Troyes: mi rifiuto che appartenga ad uno il cui nome dice tutto 😉 )
Menomale che nn ho mai fatto filologia romanza, mi ha fatto venire un mal di testa!
E poi dovresti aggiungere la traduzione ai versi, almeno per capire come si acquista un corno (io sapevo che le corna di solito sono “regalate”)…
Mao, la fatina e wikileaks… mmmhhmmm… belllaaaaa

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
1 #
Lorna18
bestblog.com
sara@mail333.com
91.201.66.6
Inviato il 26/11/2010 alle 04:07
Resolve such kind of problems.

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!

Lezioni condivise 16 – Francesca Da Polenta

16 Mar 2008 @ 12:13 AM

Una grande opera letteraria è composta anche dalle varie e differenti suggestioni che infonde in ciascun individuo, lettore o studioso. Questa sorte, oltre che alla Comedia di Dante, spetta anche a molte delle storie che essa comprende; una è certamente quella del riminese Paolo Malatesta e della ravennate Francesca Da Polenta.

Questo racconto vanta interpretazioni particolari, perché, come in diversi altri casi, il Poeta pur condannando i suoi personaggi alle fiamme dell’inferno, ne eleva l’immagine e la storia con la sua poesia, mettendo il lettore davanti ai propri pregiudizi e idee, ma anche all’arte dantesca.

L’arte con cui fare i conti, però, non è solo quella dell’Alighieri, ma anche quella dei suoi lettori e critici eccellenti, che mettono in campo un enorme ventaglio di interpretazioni e giudizi. Voglio a tal proposito citare il ruolo della musica e non quella lirica, in questo caso, ma il rock. Potrete qui ascoltare (azionando il lettore alla fine del post ed eventualmente bloccando quello centrale) il brano con cui i New Trolls hanno ricordato Paolo e Francesca; una lettura semplice e appena abbozzata, ma che ha avvicinato tanti giovani all’ostico Dante. Non è né la prima né l’ultima volta che il rock compie questo genere di operazione meritoria.

Il V canto dell’Inferno vede il poeta scendere nel secondo cerchio, controllato da Minòs (leggendario re di Creta), che smista le anime, decretandone la destinazione in base alla tipologia della loro colpa. Egli finora aveva visto solo il Limbo, dunque entra per la prima volta in atmosfera propriamente infernale.

Il luogo è tenebroso, vi soffia un forte vento, che simboleggia l’impeto irrefrenabile della passione. Il forte turbinio fa volare schiere di anime, che come gli uccelli in una tempesta sono spinte, frenate, sballottate. Colpiti da questa bufera i dannati si lamentano in modo simile alle gru.

Dante (autore, narratore e personaggio) passa in rassegna alcune anime là punite, raggruppate in schiere: Semiramide, regina degli Assiri (il poeta ne conosce la storia dalla lettura di Paolo Orosio, discepolo di Sant’Agostino e autore della Historiarum adversus paganos libri septem, ove si racconta la storia pagana in ottica cristiana), tenne la terra che ‘l Soldan corregge (governò la città – Babilonia – che ora regge il Sultano [confondendo qui la Babilonia più nota con quella d’Egitto]); per lei era lecito aderire ad ogni desiderio sessuale, tanto che lo ufficializzò nelle leggi. Didone, moglie di Sicheo, amante di Enea, da cui fu abbandonata e per il quale si uccise. Cleopatra, regina d’Egitto, amante di Giulio Cesare e di Marco Antonio. Elena, moglie dell’acheo Menelao, rapita dai troiani e causa della guerra di Troia. L’acheo Achille, che nella guerra per riprendere Elena, si innamorò di Polissena, figlia del re troiano Priamo. Il troiano Paride, rapitore di Elena. Tristano, personaggio medioevale (unito a quelli classici, come accadeva nei vari cicli cortesi), che si innamorò della zia acquisita, Isotta…

Personaggi dunque esemplari nell’ottica dantesca, esempi di vita lussuriosa, ma per i quali donne antiche  e’ cavalieri (proverbiale espressione della letteratura cortese), il Vate prova pietà e smarrimento, come combattuto tra ammirazione per i personaggi e condanna per le loro colpe. Atteggiamento simile a quello avuto nei confronti di Ulisse e Diomede (vedi link) e a quello che vedremo per Paolo e Francesca. Due coppie in qualche modo unite, come altre, nella vita e nella pena.

Ma se la pietà e ammirazione per questi personaggi, tutto sommato coscienti della loro colpa e rassegnati, è evidente, diverso è invece il giudizio rispetto a chi, sfidando anch’egli Dio in vita, lo ha fatto però in modo sprezzante, come Capaneo, re greco (XIV canto – Inferno) che non mostra segni di pentimento: “Qual io fui vivo, tal son morto“, cui Virgilio replica “… in ciò che non s’ammorza la tua superbia, se’ tu più punito“, per certi versi vicino alla figura di Farinata degli Uberti (X canto – Inferno): “ed el s’ergea col petto e con la fronte com’avesse l’inferno in gran dispitto“, versi simili a quelli dedicati al greco anzidetto: “ed ebbe e par ch’elli abbia Dio in disdegno, e poco par che ‘l pregi… li suoi dispetti sono al suo petto assai debiti fregi“.

Nel V canto invece l’atmosfera è tranquilla, come se vi aleggiasse ancora un po’ d’amore. Dante mette in bocca a Francesca per due volte la parola pace, probabilmente non a caso visto che poi li definisce colombe.

Tra tutte quelle anime sballottate dalla bufera, il poeta, appunto, esprime il desiderio di parlare con l’unica coppia presente, che pareva esser più leggera, meno resistente al soffio del vento; si facevano trasportare da esso come colombe (considerate, insieme alla tortore, animali lascivi nei bestiari medioevali, ma potrebbe esserci un riferimento anche al Cantico dei cantici, ove si fa cenno alla fedeltà dei colombi, essendo questa coppia legata per l’eternità).

Secondo i dettami dell’amore cortese (in maniera stilnovista – al cor gentil rempaira sempre amore [Guido Guinizzelli]) Francesca racconta a Dante (O animal grazïoso e benigno/ che visitando vai per l’aere perso [persicum, cioè di un colore tra il rosso e il nero]), quando il vento si tace (si attenua e consente il colloquio):

100 Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
106 Amor condusse noi ad una morte.

“Amore, che scagliando il suo dardo, si impossessa improvvisamente del cor gentil, al punto che ancora mi vince, fece innamorare costui della mia bella figura, che mi fu tolta con violenza. Egli (Amore) che non tollera che chi è amato non riami, mi fece innamorare (m’innamorò) della bellezza di costui al punto che ancora è avvinghiato a me (anche se qui è possibile l’interpretazione del Boccaccio [vv. 104-105]: mi strinse talmente forte per compiacere il piacere di costui, che ancora non molla la presa). Così Amore, ci condusse alla stessa morte” (V canto – Inferno, vv. 100-106).

Francesca accusa dunque Amore (cioè la personificazione dell’amore, secondo il mito greco) del suo destino, cioè qualcosa di trascendente al quale non ha potuto resistere. E già qui si legge una certa compiacenza e clemenza o pietà da parte del poeta, che si rivolge poi a lei con versi altissimi:

118   Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri,
a che e come concedette Amore
120   che conosceste i dubbiosi disiri?

Lei risponde che non c’è maggior dolore che ricordare il tempo felice e stare insieme a Paolo, ricordando ogni istante la loro storia, in quella miseria infernale, rappresenta una pena ancor maggiore. Tuttavia, pur soffrendo, racconta i fatti al  poeta, visto che è tanto desideroso di sapere: “leggevamo un giorno, per puro piacere, il romanzo cortese di Lancillotto e di come si innamorò di Ginevra, moglie di re Artù; man mano che la lettura andava avanti il nostro turbamento aumentò, ma cedemmo solo

133 Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
136 la bocca mi baciò tutto tremante“.

E come Galehaut (Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse) fu “paraninfo” tra Lancillotto e Ginevra, per Paolo e Francesca lo fu il libro e chi lo scrisse; ma la lettura non poté continuare perché furono uccisi.

Tu cerchi sempre Paolo
Francesca cerca te
Nel cielo senza nuvole
La strada che non c’è
E la mano tesa cerca lei va verso lei
Il loro peccato è sospeso su noi
E la mano tesa cerca lui va verso lui
La storia ci dice che è stato così
Tu cerchi sempre Paolo
Francesca cerca te
La storia di due anime
La storia di un perché
E la mano tesa cerca lei va verso lei
La storia ci dice che è stato così
E la mano tesa cerca lui va verso lui
Il loro peccato è sospeso su noi.
(Gianni Belleno e Stefano Chiabrera, in UT – New Trolls)

(Letteratura italiana – 15.3.1996) MP

Commenti (32)

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
32 #
Barbara
insideofme.blog.tiscali.it
79.31.133.138
Inviato il 01/04/2008 alle 20:27
Sono tornata… grazie di essere passato da me, nonostante la mia prolungata assenza… Vorrei dirti che va tutto bene, ma purtroppo non è così… ma passerà… spero…
Buona serata 🙂

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
31 #
martymarta
gattomiaow.blog.tiscali.it
82.84.152.252
Inviato il 31/03/2008 alle 16:29
ciau …ho un problema a leggere i tuoi post…mi apre una pagina di licenza di windows…
sigh..
a prestu
marty

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
30 #
violacolor
violettanet.blog.tiscali.it//
87.6.242.233
Inviato il 30/03/2008 alle 17:38
acc… meglio di una tesi
grazie
b domenica
ciao .)
v

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
29 #
faraluna
speranzadivita.blog.tiscali.it
78.13.217.148
Inviato il 29/03/2008 alle 10:14
Grazie per la traduzione.
Da me non ti ho ancora risposto:voglio riflettere su ciò che mi hai scritto…Stavo rispondendoti,ma poi mi sono accorta che mi veniva un pò difficile spiegare ciò che volevo dire…
Grazie.Ciao.faraluna

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
28 #
Grazia
ilgiardinodelcuore.blog.tiscali.it
88.35.39.73
Inviato il 29/03/2008 alle 09:35
…ti va di unirti a me per far….casino? 🙂 ))

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
27 #
faraluna
speranzadivita.blog.tiscali.it
78.13.217.148
Inviato il 28/03/2008 alle 22:28
Ciao,a dire il vero sono un pò confusa: stasera mi hai lasciato un commento (il link mi ha portato qui);la confusione sta nel fatto che il commento da me è firmato Indian, ma i post qui sono firmati Angel.
Il commento da me è scritto in inglese (che non capisco).
Se sei tu ad avermelo lasciato,ti dispiacerebbe farmi la traduzione?
Grazie.Un caro saluto.faraluna

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
26 #
flyer
cotidievivere.blog.tiscali.it
87.18.190.227
Inviato il 28/03/2008 alle 18:25
pensa che la volevo togliere per metterne una di Jakatta “One fine day” o di Kelly Osbourne “One word”… coatte da morì… grazie per il tuo sostegno angel… sei un cuore tenerissimo.

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
25 #
Grazia
ilgiardinodelcuore.blog.tiscali.it
78.13.212.155
Inviato il 27/03/2008 alle 23:19
Ehi..pensavo di essere nel blog di Angel ed invece mi ritrovo in un girone dantesco 🙂
Bella l’immagine e…(sto ballando ma non dirlo a nessuno)
..si Nadia ha chiuso il blog non conosco i motivi…peccato perchè è un’ottima penna…
ops…dimenticavo…satellite of love non è di David Bowie ma di Lou Reed e la voce femminile è nientepopodimeno di…Milla Jovovich
un caro saluto, ciao

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
24 #
flyer
cotidievivere.blog.tiscali.it
87.19.215.134
Inviato il 27/03/2008 alle 23:14
la cantante è Simon White se non sbaglio… finalmente qualcuno si è accorto della canzone!!!

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
23 #
cleide
82.84.242.244
Inviato il 27/03/2008 alle 21:06
Non ero in Polinesia, ma in Papuasia. Olè! 🙂
Torno domani a leggere con calma, ma ti dico che Paolo e Francesca mi stanno assai simpatici.Se non si pecca, che gusto c’è.:-)
Basitteddu

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
22 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
78.12.172.111
Inviato il 27/03/2008 alle 17:45
volevo solo farti un salutino

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
21 #
loreley
loreley777.blog.tiscali.it
151.49.217.214
Inviato il 23/03/2008 alle 13:06
Sì speranza, ma solo se accompagnata da una anche minima azione. Altrimenti da sola la prima non basta!!
Un bacione e auguri anche a te

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
20 #
flyer
cotidievivere.blog.tiscali.it
87.20.223.179
Inviato il 23/03/2008 alle 10:39
Buona Pasqua Angel!!
Che bello questo excursus su dante anche se io amo i racconti personalizzati… come va in quel della waste land? baci

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
19 #
come alice
84.222.151.135
Inviato il 22/03/2008 alle 23:44
Grazie Angel sei stato di parola! Tantissimi auguri ancora anche da parte mia. Per il post pensavo di essermela cavata x stavolta e invece… vorrà dire che tornerò ancora a leggerlo appena ho un’oretta libera. Scherzo (non sul fatto che torno a leggere). Sogni d’oro 🙂
Ps: x l’inter, non ci pensare…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
18 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
78.12.173.12
Inviato il 22/03/2008 alle 19:41
buona pasqua a te!
il V è il canto più bello di tutto l’inferno, davvero.
Inoltre dante probabilmente inventa un colore nuovo per spiegare in che luce sono immersi, il color perso.. un viola nerastro o un nero violaceo.. e già qui ci vedo un colpo di genio
abbraccione

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
17 #
infondoaimieiocchi
infondoaimieiocchi1.blog.tiscali.it
84.223.47.97
Inviato il 22/03/2008 alle 13:30
Caro Angel…
sei l’interista più simpatico che conosca insieme alla mia prole:-)))
Forza Inter che la Roma vi raggiungerà presto hihihihi.
Un bacio e buona Pasqua, A.

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
16 #
grazia
ilgiardinodelcuore.blog.tiscali.it
62.10.153.45
Inviato il 21/03/2008 alle 23:58
..caspiterina…se inizio a leggere termino dopo pasquetta…per cui prima ti faccio gli auguri…poi leggo 🙂
Buona Pasqua Angel!

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
15 #
giampaolo
riflessioniallospecchio.blog.tiscali.it
84.223.91.7
Inviato il 21/03/2008 alle 12:07
Ti auguro una Pasqua felice e di pace.ciao.giampaolo

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
14 #
celia
radioribelle.blog.tiscali.it
82.84.159.173
Inviato il 21/03/2008 alle 11:49
Passo di qua ma sono passata anche di la.
E ho letto e ti ringrazio, ma davvero. Il tuo premio è stato una sorpresa. Ora… siccome io sono una frana per queste cose e in genere sono pure acidella 🙂 ) va bene se ti ringrazio e basta? Lu fazzo a sa sarda… una tassa de cannonau e boh… 🙂 )
Angel… passa una serena festa…. Buona Pasqua… e complimenti davvero per le tue bellissime poesie.
Un bacio.

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
13 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.18.102.82
Inviato il 21/03/2008 alle 09:14
Angel, passo per augurarti di trascorrere una Pasqua serena… un beso enorme… Sonia

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
12 #
Angel
themirror.blog.tiscali.it/
79.20.148.235
Inviato il 21/03/2008 alle 01:33
Ciao altro Angel..
Hai ragione..non passo da un bel pò..ma come hai potuto vedere..la mia vita è un Kaos..e lo saràv ancora per un pò..
Spero tu stia bene..
Un abbraccio..

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
11 #
come alice
come_alice.blog.tiscali.it
85.20.17.150
Inviato il 20/03/2008 alle 15:58
Breve e conciso! Ciao Angel, Buona Pasqua a te e famiglia 🙂

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
10 #
marty
82.84.217.100
Inviato il 18/03/2008 alle 23:34
no angel ahahahaha
era una battuta 😀
ma figurati se penso male di te ..sei troppo intelligente per farlo 😀
tranquillo !era una battuta ironica verso delle persone che in maniera allucinata vivono la vita pensando fesserie..
tu non c’entri niente 🙂
a presto

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
9 #
gio
incontrieaffini.blog.tiscali.it
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:37
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
8 #
gio
incontrieaffini.blog.tiscali.it
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:24
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
7 #
gio
incontrieaffini.blog.tiscali.it
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:22
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
6 #
gio
incontrieaffini.blog.tiscali.it
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:22
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
5 #
gio
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:20
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
4 #
gio
62.10.240.82
Inviato il 18/03/2008 alle 16:20
possibile che abbia difficoltà a lasciarti un msg?
buonissima pasqua e miglior pasquetta…

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
3 #
martymarta
gattomiaow.blog.tiscali.it
82.84.217.100
Inviato il 17/03/2008 alle 11:05
non è che se ti lascio i commenti poi anche tu pensi male come mi è capitato con una persona da poco??
ehehehe+
comunque un grosso saluto.
marty

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
2 #
milena
arteeparte.blog.tiscali.it//
79.3.140.89
Inviato il 16/03/2008 alle 19:56
le miglia che passano tra il ricordo ed il ritorno uniscono le rive del mare

GALEHAUT LE ROMAN… et captiva!
1 #
milena
arteeparte.blog.tiscali.it//index.shtml
87.3.148.68
Inviato il 14/03/2008 alle 19:02
…per lei non ci saranno più né sabati, né domeniche…
sei sempre più bravo, lo sai? 😉

ZÎZNASE

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