GENESIS OF THE WRITE & TOUCH

Lezioni condivise 90 –  Il silenzio che fa rumore

25 Lug 2014 @ 7:55

Visto che quivi si dovrà trattare di una certa meditazione, mi domando se esista un qualche stile letterario simil drag-and-drop, qualcosa come write & touch (the balls)… Le parentesi e l’inglese sono una ulteriore precauzione apotropaica.

Ho già trattato de “Il sentimento del tempo” di Ungaretti nella lezione 88, con particolare attenzione agli Inni – che già non erano tutta questa allegria – , doversi occupare de La morte meditata, non so in quale misura possa migliorare l’umore.

Per me sarebbe di per sé un argomento tabù, tuttavia Ungaretti ha sempre parlato dell’atleta senza sonno – per usare le sue parole – , sia quando ne aveva ben d’onde, durante la guerra, ma anche in anni di morte della libertà, durante il fascismo; purtroppo a quella lui non si è mai riferito, utilizzando semmai il paradosso forse involontario, di parlare di libertà nella cella del condannato a morte.

La sua prospettiva con la sorella dell’ombra o madre velenosa, appare come una sorta di feticcio, un amuleto verbale, visto che è vissuto 82 anni, anche se tutti i suoi gioiosi pensieri gliene facevano dimostrare cento.

Egli evoca questa donna da guardare con distacco, in maniera temporale, storica, ma soprattutto metafisica, edenica, mai dantesca però, molto più lugubre – anche quando diveniva epica, favola – della desolazione leopardiana, che parlarne è un’impresa eroica e al contempo temeraria.

La morte meditata (1932) è composta da sei canti ed è la sesta sezione della silloge, l’ultima, prima che nell’edizione finale del 1936 venisse inserita L’amore. Stile ermetico più che mai, nominalistico, evanescente e indistinto, per capirne la lugubre portata, è sufficiente l’avvio del primo canto:

O sorella dell’ombra,/ Notturna quanto più la luce ha forza,/ M’insegui, morte.

L’abbinamento di amore e morte, vita e caducità umana, innocenza e memoria, temi dell’intero lavoro, qui non hanno soluzione di continuità e nell’atmosfera che si crea gli elementi positivi hanno la peggio.

L’uomo non può fare altro che fermarsi a osservare le tracce del percorso di questa tenebra contrapposta alla luce. Essa è la Madre velenosa degli evi/ nella paura del palpito/ e della solitudine,/ bellezza punita e ridente, forse deridente, metafora della poesia.

Sognatrice fuggente,atleta senza sonnodella nostra grandezza,quando m’avrai domato, dimmi:nella malinconia dei vivivolerà a lungo la mia ombra? Un’altalena continua tra vita terrena ed eterna che distrugge anche la poesia, una sorta di attentato, un processo iniquo, da Omero in poi. Il silenzio omerico è notturno, ma quieto, è il silenzio di Aiace Telamonio nell’XI canto dell’Odissea nei confronti di un tardivo conciliante Ulisse.

L’infarcitura luminosa di storia in Ungaretti, si fa subito tetra, nonostante gli elementi religiosi e mitici, con la deriva funerea e sepolcrale, un’atmosfera grigia, che sta talmente tanto nelle sue corde da riuscire a rendere buia anche l’estate con il sole alto; essa con l’uso o abuso di antitesi e ossimori, diventa torrida, paurosa, distruttrice. Molti brani sono stati sottoposti a un continuo lavorio stilistico e a modifiche, anche con il passaggio dalla scrittura dialogica a quella monofonica.

Nel canto secondo, l’emula sofferente, il silenzio che fa rumore, prosegue per la sua strada e la lusinga finale alla muta parola, esaspera semplicemente il disincanto: “Ti odo cantare come una cicala/ nella rosa abbrunata dei riflessi”. Il canto terzo è speculare, ossessivo, delirante, le cicale ritornano, non nella rosa, ma iroseTu, nella luce fonda,/ o confuso silenzio,/ insisti come le cicale irose. Torna di nuovo il concetto di silenzio chiassoso.

La conclusione, il canto sesto, è di nuovo un’invettiva contro la Memoria, colpevole di offrire spiragli di positività nello squallore totale, e con lei ne fa le spese l’uomo che vi ricorre: Solo tu, memoria demente/ la libertà potevi catturare (…) Con voi, fantasmi, non ho mai ritegno,/ e dei vostri rimorsi ho pieno il cuore/quando fa giorno. Fosse una penitenza, un principio di rimorso, volontà di espiazione, ma non pare affatto, sembra invece mera rimozione.

Era la giusta fine per quella silloge, l’aggiunta della settima sezione, L’Amore, esaspera e confonde. Essa venne aggiunta successivamente alla prima pubblicazione, portando i brani da 62 a 70. Nonostante il titolo l’atmosfera cupa non cessa, ma appare un po’ fuori posto e aumenta la nostra perplessità.

L’amore
Canto Beduino (1932)
Canto (1932)
… (1932)                                                                     p.s. il titolo (sic!)
Preludio (1934)
Quale grido (1934)
Auguri per il proprio compleanno (1935)
Senza più peso (1934)
Silenzio stellato (1932)

(Letteratura italiana moderna e contemporanea  – 18.3.1997) MP

Commenti (2)

Genesis of the write & touch
2 #
sally brown
innellama@tiscali.it
79.32.166.74
Inviato il 05/08/2014 alle 00:02
ehm…io ci ho fatto la tesi di laurea, sul silenzio.: poiché di ciò di cui non si poteva parlare, si doveva tacere. ma j. cage se ne fregava….e suonava lo stesso. ma in silenzio…muto stai…( e pensa alla stecca) /.)

Genesis of the write & touch
1 #
vitty
vitty.n@tiscali.it
84.223.33.183
Inviato il 14/07/2014 alle 22:04
Ti ringrazio Indian per avermi aggiornato con l’indirizzo del tuo sito di poesie. Permettimi di farti i complimenti! Scrivi benissimo! Sai creare delle atmosfere molto coinvolgenti con i tuoi versi.Specialmente le poesie in dialetto ( che,lo ammetto non riesco a tradurre le parole ma riesco a carpirne l’intensità,il patos che racchiudono ) una volta letta la traduzione, capisco di non essermi sbagliata.Le emozioni che mi avevano trasmesso erano quelle giuste!
Per ora mi sono fermata alla poesia “Presepe ” che mi ha colpito e commosso molto. Per tutta una serie di circostanze,che non starò a spiegare, mi ha toccato profondamente l’anima. Trovo davvero ammirevole questa tua sensibilità nel dire e non dire certe cose. Nel lasciare largo spazio al pensiero,al cuore, per diventare tutt’uno con i sentimenti che si sprigionano grazie alle tue parole.
Ora metterò il link nella colonnina,così potrò leggerle e rileggerle a mio piacimento. Io adoro le poesie. Per me sono una vera carezza per l’anima!
Per quanto riguarda Tomas Eliot invece di carezza,sarebbe meglio dire un pugno nell’anima!
In casa ,dato che ho una discreta raccolta di autori,ho trovato un libro pieno di sue poesie. Ho prima approfondito il profilo del poeta, cercando di scoprire il più possibile i lati del suo carattere,la sua vita. Ne è venuto fuori un ritratto di un uomo piuttosto tormentato,molto introverso.Alla ricerca di trovare il verso giusto che lo facesse entrare nell’olimpo dei poeti affermati. Studioso di Dante,a tal punto da non esitare a prendere in prestito parole e stile da inserire nelle sue opere.
Poi ho iniziato a leggelo. Non solo la “Terra desolata” con le composizioni ” La sepoltura dei morti- Una partita a scacchi- Il sermone del fuoco_ La morte per acqua-V.Ciò che disse il tuono-
Ma pure “gli uomini vuoti”- Mercoledì delle ceneri- Poesie ( con tutta una sfilza di poesie ) ” Prufrock e altre osservazioni ” ( canto d’amore-ritratto di signora- preludi- rapsodia di una notte di vento- Mattino alla finestra- Zia Helen- la cugina nancy- il signor Apollinas- Isteria- Conversazione galante- la figlia che piange)
Ne avrei ancora da leggere ma ho deciso di fermarmi. In quanto,devo ammettere la mia completa incompetenza per comprenderlo a fondo. Si capisce che sono versi che descrivono un animo tormentato,bisognoso di credere in qualcosa in cui non riesce a credere. Sono tutte elucubrazioni interne dove,per me,non trapela nessuno vero sentimento. Per cui non riesce neppure a trasmetterlo.
Ma ripeto,è sicuramente una mia mancanza di conoscenza. Perchè non per niente è i suoi scritti sono inseriti in questa collana ” La grande poesia ”
Certamente spiegato da qualcuno che lo ammira, sarei riuscita a comprenderlo meglio. Come accade quando ci troviamo davanti ad un quadro astratto… alle prime occhiate sembra un groviglio di colori,linee…poi ci viene spiegato e tutto comincia ad avere un senso!
Comunque, per me,i tuoi versi sono assai più belli e sentiti. 🙂 Ciao!!!

LECTIO DIFFICILIOR!

Lezioni condivise 51 – Filologia goes on

31 Mar 2011 @ 8:57 PM

Maggio, primi caldi, aula 5, vagamente ad anfiteatro, affollata, vocio indistinto… Filologia romanza… Guillaume… Mi piazzo in alto in favore di Rosa… A fine lezione il bottino di appunti è di ben due righe, tuttavia ho quasi una scusa: si è lavorato su un volantino… del confronto tra i due testimoni a noi pervenuti del Guillaume D’Angleterre dello pseudo Chretien de Troyes, ma della questione mi pare di aver ampiamente parlato la volta scorsa in una sorta di fuga in avanti… Si è come il bravo presentatore quando accade l’imprevisto e tutta quella scioltezza stupefacente fin lì dimostrata crolla improvvisamente e noi ci si chiede, ma come mai-i?

Potrei descrivervi l’aula, ma trattasi di un ampio banale parallelepipedo o per dirla con il prof “paesaggio di stupida bellezza” e l’argomento sarebbe presto esaurito; anche il panorama, specie dall’alto, è piuttosto piatto, nonostante l’ampia vetrata mi mostra unicamente qualche aiuola incolta e il viottolo di acceso al parcheggio… che avrebbe pure una storia, ma non si può partire per parlare di pesce di Pontis (pisci ‘e Pontis) e finire a trattar di cavolini di Bruxelles.

Il brusio nella parte alta persiste, non si sente una mazza torta… che ci son salito a fa’ in piccionaia!

Il prof non se ne cura e va avanti come un treno, mica come a Letteratura latina: “Loro lassù per cortesia!!!”…

Quello di Filologia romanza è proprio un popolo, circa cinquecento studenti a lezione, ma nella compattezza di un’aula che ha fatto il ’68, con i banchi graffitati e le pareti ornate da murales eloquenti…

Quanto a noi, anche l’accatiemmelle ormai sa che la lectio difficilior o in romanesco “cattiva”, talvolta è quella vera, e questo è anche molto educativo: il cattivo che si fa buono… mi vengono in mente i Giancattivi proprio ora che non ci pensavo, per questo son cattivi, quando ti scervelli a ricordarti il loro nome non ti vengono in mente mancu a picu

Insomma, noi Michel, basato sul manoscritto P, ce lo siam filato ben poco; di più Föester, basato su C e parzialmente P; la scelta è stata Wilmotte del 1927, basato su P; Holden riprende Föester in tempi non lontani, ma intanto la ricerca è già oltre…

Patrizia Serra per i tipi della Cuec, propone una nuova edizione critica del Guillaume che si basa sul confronto tra i due codici pervenuti, nell’ipotesi di verificare se esiste un archetipo comune, nonché eventuali rimaneggiamenti da parte del copista di P (Parigi, Biblioteca Nazionale, fr. 375).

Prosegue anche il dibattito sull’attribuzione del manoscritto. Sappiamo che Holden rifiuta del tutto l’attribuzione a Chretien de Troyes; Wilmotte da parte sua ha adottato il beneficio del dubbio con il punto interrogativo.

Nella recente edizione a cura di Christine Ferlampin-Acher, il nome di Chretien de Troyes è posto su due linee, onde significare che l’autore è un Chretien, con quanto se ne può dedurre (sarebbe Cristiano… non è barese, ‘gnurant!) e il dubbio (?) è solo su De Troyes…

La posizione della prof tuttavia è nota ed esclude che l’autore possa essere il chierico champenois, osservando l’alterità del romanzo rispetto alla sua normale produzione, come stile e come genere. Ella nel suo lavoro si spinge anche a interpretazioni audaci rispetto alle simbologie sessuali che presenterebbe il romanzo.

Andrea Fassò la pensa esattamente al contrario e attribuisce il romanzo a Chretien de Troyes, sostenendo che tutta la sua produzione diverge, in quanto è nel suo stile usare modelli completamente differenti per ogni lavoro.

La lezione è finita, l’attenzione dei cinquecento è ora tutta sulla porta dell’aula, 80 cm… e un corridoio affollato, il deflusso è complesso e mi son perso pure Rosa…

(Filologia romanza – 3.5.1996) MP

Commenti (4)

Lectio difficilior!
4 #
indian, quondam angel
diaryofboard.blog.tiscali.it
aaaz@tiscali.it
88.63.27.74
Inviato il 11/05/2011 alle 12:47
@Giovanni P.
grazie per il commento, non c’è link e non trovo il blog…

Lectio difficilior!
3 #
Simo
cine_simo@yahoo.it
78.14.102.47
Inviato il 09/04/2011 alle 16:36
Ciao Angel!sempre un piacere leggerti,anche se ultimamente non seguo più tanto i vari blogs.
ahah immagino l’orda dei 500 passare per la porta,aiut!che angoscioso ricordo.salutoni

Lectio difficilior!
2 #
giulia
g@alice.it
82.58.172.127
Inviato il 08/04/2011 alle 15:48
Ho capito, di filologia non hai seguito granché… la posizione in alto, nell’aula distoglieva assai…
E d’altra parte è proprio importante definire l’attribuzione del manoscritto? Naturalmente sì. La prof diceva che si distoglie completamente dal genere composto da Cristiano.
Ma il povero Cristiano non potrebbe averlo composto proprio distaccandosi dalla sua produzione e creando qualcosa di suo, originale e diverso dalle sue opere consuete? D’altra parte sarà stato pure Cristiano, ma anche… de troyes… 😉

Lectio difficilior!
1 #
demoskaidemos
frondeverdi.myblog.it
ariosto2000@tiscali.it
79.1.218.64
Inviato il 12/03/2011 alle 21:15
Aspetto anch’io, Indian, la traduzione della poesia e il tuo nuovo post. E intanto buona domenica

ASSORTITE PERSONE A-FISICHE

Lezioni condivise 35 – Leggi fascistissime e disfatta

31 Ott 2009 @ 5:19 PM

All’università ogni insegnamento dava luogo ad atmosfere diverse che ho ancora presenti; naturalmente esse erano determinate da tante variabili, il docente, l’aula, la materia di studio stessa, ma soprattutto il gruppo studentesco, sempre in buona parte differente.

Il ricordo di ogni lezione è anche legata al percorso e agli incontri possibili nei corridoi nello spostarsi da un’aula ad un’altra, al sapere già che avrei potuto vedere Rosa o Viola, Melissa o Jasmine.

La lezione che precedeva Storia contemporanea si prolungava sempre fino a mangiarsi il quarto d’ora accademico, stante anche il percorso dalle vecchie aule di Magistero al nuovo Corpo aggiunto, per cui arrivavo in aula a lezione già iniziata, occupavo uno dei pochi posti a sedere rimasti, scarsa socializzazione… lezioni diverse dalle altre per questo, ma anche per quelle rapide galoppate nella histoire événementielle.

Il prof sembrava di sinistra per come marcava gli aspetti più aberranti del fascismo, altri ne traevano deduzioni opposte, in realtà si trattava di un moderato. Peraltro il fascismo non può essere preso a metro di misura per valutazioni di questo genere.

Negli anni 1925 e 1926 si assistette alla completa liquidazione dello stato liberale attraverso le leggi cosiddette fascistissime. Il parlamento diventò semplicemente notaio delle decisioni di Mussolini. Venne abolita la libertà sindacale, di stampa, di espressione, molte libertà personali, istituito il confino, soppressi i partiti politici e dichiarata la decadenza dei deputati aventiniani (quelli che abbandonarono i lavori parlamentari per protestare contro l’assassinio di Matteotti).

La sinistra parlamentare fu schiacciata dagli arresti e dalla paura del regime: il duce potè permettersi di dichiararsi responsabile dell’assassinio e di chiedere per questo un atto d’accusa nei suoi confronti, senza che nulla avvenisse.

Elementi simili, seppur grotteschi, troviamo oggi nell’azione dell’attuale premier, terrore delle escort…

Nel 1927 ebbe inizio il processo di normalizzazione. Lo stato fascistizzato si impose nella vita italiana. Lo stato stesso era ormai subordinato al fascismo, ma in realtà erano la stessa cosa, difficile distinguere ciò che formalmente erano due strutture piramidali, verticizzate, parallele: stato e partito fascista.

Il potere esecutivo del duce aveva scavalcato il potere legislativo, nonostante persistesse una sorta di impalcatura liberale: re – capo governo – prefetti – podestà, in realtà tutto il potere era in mano ad uno solo, il capo del PNF: duce – segretario pnf – segretari federali – sezioni (gerarchi).

Il raccordo tra le due strutture era il Gran consiglio del fascismo, investito dei compiti istituzionali e costituzionali. Mussolini era allo stesso tempo capo del governo e duce del fascismo, un po’ come il nanerottolo oggi… che domina il governo, stampa TV, economia, giustizia, cessi e fogne…

Membri del Gran Consiglio del fascismo erano: i quadrumviri della marcia su Roma (che è tutto dire), la segreteria e il direttorio PNF, i presidenti di senato e camera fasci, i ministri in carica, i membri del direttorio del PNF, il comandante generale della milizia, le confederazioni sindacali fasciste, il presidente della reale accademia d’italia e altri a gusto del dux.

Esso aveva poteri deliberativi – sugli statuti, gli ordinamenti e le direttive politiche del P.N.F. – e consultivi – su questioni politiche, economiche e sociali di interesse nazionale, questioni di carattere costituzionale (anche riguardo la successione al Trono), i rapporti fra lo Stato e la Chiesa e altri. Tra questi il parere sulla nomina del capo del governo e duce del fascismo. Fu avvalendosi di questo parere che il 25 luglio 1943, alle 3 del mattino, venne approvato l’ordine del giorno Grandi (con 19 voti su 28), ove “si invita il capo del governo a pregare la Maestà del Re… affinché egli voglia…assumere, con l’effettivo comando delle forze armate…, secondo l’articolo 5 dello statuto del regno, quella suprema iniziativa di decisione che le nostre istituzioni a lui attribuiscono”.

La mattina del 25 luglio il duce accettò di recarsi dal re alle 17, per il consueto colloquio settimanale, duecento carabinieri circondavano l’edificio per arrestarlo, un’ambulanza della Croce Rossa era in attesa di portarlo via.

Questi fatti non mi inducono, contrariamente ad altri, a considerare Grandi, Ciano, lo stesso re, degli eroi, giammai, sono stati corresponsabili del fascismo e lo stesso Badoglio, messo dal re al posto di Mussolini, era uno sporco fascista, altro che bestia nera del fascismo!

Il regime fetente era durato più di vent’anni e nel momento della disgrazia qualcuno voleva tirarsi fuori. Fin dal dicembre 1939 il duce aveva fiutato il dissenso nel gran consiglio, infatti non lo convocò più. Nel giugno del 1940 entra in guerra di testa sua. Stabilisce una dittatura personale, è così che caduto lui, cade il fascismo.

Alcuni storici parlano di regime totalitario imperfetto, sia nel confronto con il nazismo (ove Hitler dominava con il partito), sia per il fatto che Mussolini (sbruffone quasi quanto il Berlusca) era talmente sicuro del suo potere che non si premurò di demolire del tutto l’ex ordinamento liberale, tanto è vero che Grandi potè chiedere il ripristino delle prerogative istituzionali, che consentivano al re di estromettere il duce.

Mussolini finì per non fidarsi più del suo stesso partito e fece prevalere lo stato: ministero dell’interno, prefetti e podestà diventarono i più fedeli esecutori della sua volontà. Il prefetto prevaleva dunque sui segretari provinciali del PNF e su quelli sindacali e ne aveva il controllo. Anche nei confronti degli oppositori al regime il duce si servì, in pieno regime, più dei rapporti dei prefetti che di quelli del partito. La repressione veniva esercitata attraverso carabinieri e polizia.

Impedimenti, ma solo formali, alla perfezione totalitaria del fascismo furono la presenza della monarchia e della chiesa cattolica, peraltro passive, tolleranti e accomodanti nei suoi confronti.

Il re promulgava le leggi, il re era capo dello stato, al re giurava fedeltà l’esercito, al re era sottomesso lo stato, ma tutto ciò per vent’anni fu solo forma al servizio della dittatura.

Anche la chiesa non utilizzò il suo potere di intervento capillare, che poteva vantare anche in periferia, con i parroci. Al duce fu necessario, ma sufficiente organizzare l’incontro tra chiesa e fascismo e risolvere la questione romana, aperta dal 1870 con la presa di Roma.

I patti lateranensi (1929), che comprendevano trattato, convenzione finanziaria e concordato, chiusero la questione e anche la chiesa ufficiale si accodò ai fasci, tollerandone ogni malefatta.

(Storia contemporanea – 17.4.1996) MP

Commenti (5)

Assortite persone a-fisiche
5 #
lori
diotima47.blog.tiscali.it
93.46.65.203
Inviato il 01/12/2009 alle 20:29
ho avuto un professore di Storia fantastico: Franco Gaeta, bravissimo, buono, sexy e di sinistra…
Era il 1969

Assortite persone a-fisiche
4 #
notimetolose
notimetolose.myblog.it
151.51.28.89
Inviato il 01/12/2009 alle 01:25
Hai tenuto un blog su tiscali e ce lo hai sempre tenuto nascosto?!?!? Vergogna!

Assortite persone a-fisiche
3 #
ivy
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
79.21.31.240
Inviato il 22/11/2009 alle 14:45
sono apolitica.. non amo né quel che ha fatto l’estrema destre né l’estrema sinistra.. né la stella sul petto per riconoscere a vista “gli inferiori” né i gulag.. neanche del centro mi fido.. a volte sono solo compromessi e tiepidume. so solo che bene e male esistono ed è scegliere l’uno o l’altro che fa la persona..

Assortite persone a-fisiche
2 #
Anais anais
thepromisedland.blog.tiscali.it
87.19.226.67
Inviato il 21/11/2009 alle 19:20
uff.. qui si parla poco di Rosa e troppo di storia…ma lo sai che io preferisco gli spetteguless, Henry!!!

Assortite persone a-fisiche
1 #
lori
diotima47.blog.tiscali.it
93.46.68.224
Inviato il 15/11/2009 alle 15:26
hai notizie di Celia?
baci, lori

BASTARD SON OF… (lasciamo perdere)

Lezioni condivise 32 –  L’agnizione regale

30 Giu 2009 @ 10:51 PM

Devo confessare che il Guillaume d’Angleterre l’ho apprezzato studiandolo… A lezione, nonostante la bravura indiscussa del prof – o Sì Cristina – Rosa mi distraeva parecchio… E quale sarebbe stata la mia sorpresa, il mio sbigottimento, la mia emozione, se fossi stato più attento. Proprio nella lezione dell’agnizione, un po’ del gioco assurdo, dell’anello regale richiesto da Graziana, Rosa fissava le mie mani in modo sostenuto, osservando il mio smarrimento con la coda dell’occhio (che… son of Dioniso!). Agnito anch’io, ma con un epilogo differente…

Graziana aveva ormai riconosciuto Guglielmo (vedi lezione 18, aprile 2008), e anche lui dopo la cessione dell’anello e una volta a tavola, la riconosce… ma entrambi dissimulano:

Mais li uns vers l’autre se cele;
Ensi avint qu’il se celerent

Vedendo dei cani, Gui desidera andare a caccia, sogna ad occhi aperti e urla. Lei capisce, organizza una battuta per il giorno dopo, ma lo avvisa che non dovrà superare il confine che il fiume segna con il territorio del suo nemico, il re di Caithness, cui ha rifiutato di andare in sposa.

L’avvertimento della regina viene dimenticato da Guglielmo, nella foga di inseguire un cervo; supera il limite segnato dal fiume, e catturatolo, suona il corno, ma i primi ad accorrere sono due cavalieri nemici di Graziana.

Essi lo minacciano a spada sguainata, lui non reagisce, si ripara dietro una quercia e si fa scudo con il cavallo.

Un re dovrebbe difendersi, invece si sottrae alla battaglia… In realtà egli è sotto l’effetto di una visione. Il suo compito è garantire la pace, dunque non entra nella diatriba feudale. Per questo, essendo Re, non accetta la sfida, ovvero non entra nella disputa territoriale tra i due feudatari.

Guglielmo si rivela ai due cavalieri come re e racconta la sua vicenda.

Li rois son essil et sa paine
trestot de cief e cief lor conte ;
et cil, poe escouter le conte,
de lor ceval a pié descendent.

Guglielmo racconta nei minimi particolari di come ha perso la regina, i figli, e la borsa di bisanti sottrattagli dall’aquila.

Et maintenant sont avenues
miracles : par devers les nues
vint l’ausmosniere et li besant ;
Diex lor envia en present ;
si en furent moult esbahi,
quant l’aumosniere entr’ax kaï.

Uno dei cavalieri sapendo da chi lo aveva allevato le circostanze in cui era stato trovato, cioè minacciato da un lupo e fasciato in un pezzo di stoffa, riconosce in Guglielmo il padre.

Mes peres estes, vos fius sui

Così l’altro cavaliere oltre al padre, scopre il fratello, di cui era amico da tempo, senza sospettarlo. Anche lui fu trovato fasciato con un lembo della veste del re.

“Diex, fait il, m’a ci amené,
car or sai çou que ne savoie…
… or saciés bien certainement
que compaignon somes et frere.
Et vos, biax sire, estes mes pere.

Guglielmo rivela loro che la regina con cui da tempo erano in guerra è loro madre.

Mais tex fait mal, qui ne le set.
Mal avés fait, mais nel seüstes :
por çou droit et raison eüstes ;
car vos pas ne le connissiés,
et vos vostre signor aidiés .
Signor, votre mere est la dame
que vos avés a feu a flame
soventes fois sa terre mise.

La regina intanto convinta che Guglielmo sia stato catturato dal re di Caithness, si presenta sul fiume in assetto di guerra, indica i cavalieri come suoi peggiori nemici, ma riceve da Guglielmo la notizia.

Cist ont faite tuote la guerre,
cist sont li plus mal de la terre.
Cist m’ont tant fait ire et coros
que je sai bien que deseur tous
Sont cist mi mortel anemi.
   – Ains sont vostre carnel ami.
   – Ami ? Comment ? – Votre fil sont.
   – Diex ! fait la dame, qui respont :
« Puet çou voirs estre ? – Oïl sans doute ».

L’agnizione è completata, si fa festa, si ringrazia, il Re riprende il suo posto.

Il romanzo basato su dei topoi tradizionali, di cui ho parlato nella lezione 9, luglio 2007, ha uno sviluppo semplice, ma è pieno di simbolismi. Al principio era stata un’aquila a sottrarre la borsa con i danari al re nel momento della disgregazione della famiglia, infine è Dio che la fa cadere in mezzo a Guglielmo e i suoi figli, appena ricongiuntisi. La borsa cade come ad indicare che il re ha superato il percorso necessario per esserne investito sacralmente. Ha recuperato dunque la sua funzione di Rex, re e sacerdote (umano e divino). Egli può essere partecipe con il clero del mistero divino. Il re diventa oratore di una nuova giustizia, divina.

Altri simboli sono il cervo, nell’agiografia cristiana simbolo del Cristo redentore; il fiume e la foresta, limiti da superare per riaffermare la regalità…

Il romanzo è teologico-politico, non cortese, ma non ha fini morali, piuttosto politici, per l’affermazione di una nuova giustizia, di un nuovo ordine di pace.

Guillaume da re tradizionale, attraverso il suo percorso di uomo comune, diventa Rex, padre, servo del popolo. Un romanzo medievale, a suo modo, rivoluzionario.

(Filologia romanza – 29.3.1996) MP

Commenti (6)

Bastard son of… (lasciamo perdere)
6 #
faraluna
speranzadivita.blog.tiscali.it
78.15.244.75
Inviato il 22/09/2009 alle 21:47
Ciao Angel, eccomi di nuovo qui!:-)))
Non stavo scrivendo questo periodo…problemi…
Un bacione.:-) faraluna

Bastard son of… (lasciamo perdere)
5 #
Benny
silenziosaluna.blog.tiscali.it
95.235.215.160
Inviato il 19/09/2009 alle 16:31
No purtroppo non ero a Bagnone! 😀
MAGARI!
SONO TORNATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! 🙂

Bastard son of… (lasciamo perdere)
4 #
lori
diotima47.blog.tiscali.it
93.46.64.254
Inviato il 12/09/2009 alle 14:32
ma è stupendo!
Dio quanto mi piace quel Guillaume!
Al punto che non mi succederebbe di distrarmi; io…sai…sono una cacciatrice…i miei cani non sgarrano
Mi sovvengono lady Rowena e Ivanhoe, ah… la concupiscenza delle atmosfere!

Bastard son of… (lasciamo perdere)
3 #
andreapac
andreapac.blog.tiscali.it
79.27.205.22
Inviato il 12/09/2009 alle 00:53
Una trama particolare ma non meno intracciata di quella proposta da scrittori contemporanei.Un testo che vola via lisco spesso risulta piatto e noioso.Scorre in un pomeriggio e non lascia cicatrici.Hai mai sentito parlare dei NUR rok sardi?Li ho ascolati quata estate, fantastici.

Bastard son of… (lasciamo perdere)
2 #
Ros4
ilmiogiorno.blog.tiscali.it//
151.95.246.145
Inviato il 12/09/2009 alle 00:20
Beh…un’ostia ce l’ho appena messa 😉 ))
Tornata da una settimana dalle vacanze e sommersa di lavoro (ma bene così).
Torno a leggerti degnamente come meriti..ora filo a nanna.
Un sorriso, a presto!
Rosa.

Bastard son of… (lasciamo perdere)
1 #
giulia
87.8.241.192
Inviato il 09/09/2009 alle 22:55
uff uff…salgo…, sti qua arriveranno al riconoscimento?

PER ETERNARE ROSA…

Lezioni condivise 15 –   Lo compasso de navegare: baby on board

20 Feb 2008 @ 11:36 PM

“…Per poter sostenere l’esame è necessario seguire il laboratorio di Cartografia che si tiene al quarto piano… L’esame si svolgerà con uso dell’Atlante. Saranno esaminati i principali metodi di rappresentazione grafica… diagrammi economici… Il traffico commerciale viene rappresentato con un cerchio… altre forme di rappresentazione sono il diagramma cartesiano e quello areale…”

L’aula 5 della facoltà di Lettere era gremita come poche altre volte io ricordi, forse era la lezione serale, forse il fatto che fosse la prima di Geografia, forse la situazione che si era venuta a creare… io ero piuttosto concentrato su chi sedeva accanto a me, anche se simulavo indifferenza… Lei catturava ogni tanto qualche mio sguardo d’attenzione ed era premurosa di sapere se tutto andasse bene…

Nel pomeriggio avevo occupato, come solevo, la piccola aula numero tre, per leggere, studiare e attendere le lezioni serali; ogni tanto entravano altri colleghi… l’attesa fu piuttosto lunga, ebbi anche il tempo di annoiarmi, giacché seppi troppo tardi che era stata annullata la lezione più attesa (Linguistica sarda)… Mi impegnai allora in un graffito nostalgico, tra i tanti dei banchi di legno, in ricordo pensa un po’ di Anna Maria, su cui fantasticavo, se mai li avesse occupati anche lei…

Le diciotto non erano lontanissime quando stava maturando in me l’idea di non andare affatto a lezione, quell’orario era scomodissimo e quel prof non mi aveva fatto una bella impressione… Quando andai a chiedere il programma d’esame nel suo studio, mi accolse in modo incerto, una sfilza di domande personali, un modo di fare un po’ grottesco con quel suo accento ligure che evidentemente non mi era tanto familiare; ma ciò che più mi destabilizzò fu la frase “per lei non ci saranno più né sabati, né domeniche”. Questo non lo decidi tu Giò… Di lì a poco decisi che avrei sostenuto quell’esame quando lui sarebbe andato via… e così fu… pensa cosa può fare un frase infelice…

Gli appunti di quella lezione credo siano gli unici da cui non si può trarre neanche un minimo discorso logico… Il triangolo equilatero, ove ciascun lato è la scala grafica che rappresenta una delle tre variabili (settore economico primario, secondario e terziario) prese in esame per un’analisi storica della popolazione di Nuoro…

In aula entrò un collega di linguistica, gli dissi appunto che avevo deciso di non andare a lezione di Geografia, e lui ad insistere e io a non capire cosa potesse fregargliene… Si allontanò per un po’ e presto tornò con una giovane collega, cordialissima, presentazioni, sorrisi, battute… Ricordo il nome della Cooperativa per cui lavorò Renato Curcio nei suoi periodi di uscita dal carcere… “Sensibili alle foglie”; la mia poteva chiamarsi “Sensibili alla leggiadria”… e fui arruolato per la lezione…

I tratti di Rosa, deliziosi e minuti, mi ricordavano vagamente quelli di Patrizia, amica-collega turritana di prima esperienza universitaria; lei invece proveniva dal magico territorio ogliastrino… anche lei seguiva Linguistica sarda; era come se seguire quell’insegnamento costituisse l’elemento di una qualche fratellanza solidale.

… Nel 1970 vi è equilibrio tra i settori economici nuoresi, nel 1990 si registra un avanzamento del terziario…

Il porto di Cagliari di importanza internazionale, accoglie petrolio e benzina; quello di Olbia, di importanza nazionale, merci varie……. Due ore di lezione, finite, at last! Nella calca, nonostante cercassi di starle vicino, perdetti Rosa, mi sembrò quasi che lei si fosse già dileguata… sono quelle strane suggestioni che si verificano in Facoltà e che paiono incomprensibili… invece lei era sulla porta, mi aveva aspettato… ci dirigemmo insieme verso l’uscita…

Non ero disinvolto come lei, cuore in gola… continuava a parlare, mi sciorinò la sua vita in pochi minuti e mandava precisi segnali… frequenta ragazzi molto più grandi di lei…

La casistica è varia, la conosco, ma non so perché sia anche così fallibile e capricciosa, anche perché, come nelle partite importanti ed incerte, particolari apparentemente insignificanti determinano il risultato finale in modo spietato…

Sarebbe stato più decisivo un bacio al bivio delle nostre strade? Non lo saprò mai, scelsi la linea morbida, un passaggio… lei accettò… Un bacio in macchina? Era ancora tutto vivo… ci ritrovammo con tanta prudenza a girare e chiacchierare in mezzo al traffico cittadino, senza una meta precisa, per un tempo molto lungo… poi… poi… non fu più così vicina come allora… non come allora…

Per un uomo e una donna spesso è letale il consiglio poco professionale di una terza non disinteressata verso l’una o l’altra parte.

(Geografia – 13.3.1996) MP

Commenti (35)

PER ETERNARE ROSA…
35 #
celia
82.84.219.27
Inviato il 01/04/2008 alle 21:18
Cleide era in Papuasia? Ma c’ero pure io con lei.
Dai Angel un giorno ti racconteremo che ci andiamo a fare in Papuasia.
Totu bene?
Dai siediti che ci beviamo qualcosa.
Che si vota? 🙂

PER ETERNARE ROSA…
1 #
infondoaimieiocchi
infondoaimieiocchi1.blog.tiscali.it
84.223.48.110
Inviato il 14/03/2008 alle 12:34
Grazie per avermi segnalato il cattivo funzionamento dello slide..vedrò di sistemare al più presto…casini permettendo!
Mi spiace che siate usciti dalle partite di coppa…comportatevi bene con il Palermo però…ihihihih
Ciau:-), A.

PER ETERNARE ROSA…
2 #
flyer
cotidievivere.blog.tiscali.it
89.119.249.33
Inviato il 14/03/2008 alle 11:41
ma tutte ste donne?
hai capito angel che farfallino che sei!
… ;P scherzo!

PER ETERNARE ROSA…
3 #
Alice
62.13.169.97
Inviato il 13/03/2008 alle 22:19
Ciao Angel!
Eh non passo più perchè sto trascurando un pochetto la blogsfera…poca ispirazione, non ci trovo più gli amici di un tempo e di conseguenza mi sono staccata un pò.
Bella la grafica del tuo blog, mi piace molto l’header!
Lo stage è finito prima di Natale, ora sto lavorando in un’altra azienda, faccio analisi di mercato sugli elettrodomestici 😉
Buona serata!

PER ETERNARE ROSA…
4 #
Fantaghirò
fantaghiro.blog.tiscali.it/
82.84.143.169
Inviato il 13/03/2008 alle 20:42
Ciao angel..
veramente il mio ozio e’ proprio fare qsa che mi diverta!!
grazie a dio non siamo piu’ ai tempi di baudelaire..
ci pensi?
doveva essere un casino anche farsi un bide’!
e le donne..almeno loro.. almeno in quei giorni.. se lo dovevano fare per forza!!
oggi l’ozio non e’ solo riposare le membra e cadere in una riflessione meditativa..per fortuna!!!

PER ETERNARE ROSA…
5 #
celia
radioribelle.blog.tiscali.it
82.84.195.91
Inviato il 12/03/2008 alle 17:19
Oe’ Angiul e tando? Tottu bene?
Custu estire de su “blog” tou est nou? O mi soe isballiende?
Custas eleziones… ma tue itte n’de naras du cussos de su PSDAZ? A solos comente cussos de Sardigna Natzione mi paret. A si ponnere tottu paris no eh? Troppu trivagliu..
Procaridade… kentu concas kentu berrittas.
No mi nelzes chi mancu tue andasa a votare.
Deo no soe sigura de ponnere una rughe a cussos sardos… su psdaz no mi piaghet meda anzi narimos chi su partidu gloriosu de sos battor moros da ‘e cando est cumandadu da tzente procaridade e deus ha peldidu d’ogni dignitade.
Unu basu e … Fortza Paris. Cando. No s’ischidi. No s’ischidi cando Fortza Paris ca su basu est solu “virtuale” 🙂
p.s. Ma proitte ses interista? Mamma mia bella… oh Angiul su Casteddu no? 🙂 ))

PER ETERNARE ROSA…
6 #
come alice
85.20.17.150
Inviato il 12/03/2008 alle 16:23
Bella la testata nuova. Perchè è nuova, vero? Mi sa che sono troppo distratta in questo periodo…
Quanto al tuo post, in certi casi più ascoltare terze persone bisogna affidarsi all’istinto. E basta. Ciao gentil uomo! Mi spiace x l’inter x ieri 🙂

PER ETERNARE ROSA…
7 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
78.12.160.135
Inviato il 11/03/2008 alle 20:14
macchè a pieno regime…
oggi ero di nuovo in tribunale…
e sempre problemi uffff

PER ETERNARE ROSA…
8 #
infondoaimieiocchi
infondoaimieiocchi1.blog.tiscali.it
84.223.48.225
Inviato il 10/03/2008 alle 14:05
Ciao Angelus:-),
sì l’ho conosciuto e, se vai nel mio fotoalbum ci trovi anche una delle foto:-)
Ciau, A.

PER ETERNARE ROSA…
9 #
Jolinne
62.13.173.100
Inviato il 09/03/2008 alle 15:42
Nazario? non credo! ma come ti è venuto in mente?
si che lo so che sei maschietto ma ho avuto un piccolo dubbio leggendo il commento di Merit hahaha
sai com’è, non si può mai dire …
besos

PER ETERNARE ROSA…
10 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.13.212.188
Inviato il 09/03/2008 alle 15:13
Ciao brutto anarchico!!!… ti auguro di trascorrere una bella domenica… qui dopo tanti giorni di pioggia, il sole è risorto… lo vedi?… lo senti?… besazos solo para Angel… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
11 #
ivy
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
78.12.167.76
Inviato il 08/03/2008 alle 21:02
sei più romantico di quel che credevo… però..
io sono in guerra, davvero brutto periodo, martedì altra udienza… quante balle racconta quell’uomo, bleah

PER ETERNARE ROSA…
12 #
666&C
213.178.217.102
Inviato il 06/03/2008 alle 16:36
EHEH…sai qual è la cosa più divertente? Io no. Però è per questo che è divertente.
CUCCIOLO. Giusto?
PS- san neurone aiutami tu.

PER ETERNARE ROSA…
13 #
mirko
il_lercio.blog.tiscali.it
89.217.55.132
Inviato il 05/03/2008 alle 17:18
beh l’ultima frase parla da sola…
saluti:)

PER ETERNARE ROSA…
14 #
cleide
78.13.197.73
Inviato il 05/03/2008 alle 15:18
Grazie per quello che mi ha inviato. Bravo. Ma come Sanchez, non ho capito subito che eri tu.
Il titolo di questo post mi riporta alle lezioni di cartografia, portolani etc..ma il racconto è tuo no? 🙂

PER ETERNARE ROSA…
15 #
arial
violette.blog.tiscali.it
82.59.122.226
Inviato il 05/03/2008 alle 05:16
Angel, non sono sarda. No. Non ho apito una cippa della canzone che mi hai lasciato, ma ho gradito il pensiero, e di questo post, trovo stupendo il tuo cuore in gola mentre stai con…lei.

PER ETERNARE ROSA…
16 #
J.
85.18.163.54
Inviato il 04/03/2008 alle 17:30
http://it.youtube.com/watch?v=UDyTIlYei80&feature=related 😉
ciao Angel
J.
ps. vorrei farti una domanda: sei sardO o sardA…perchè leggendo i due commenti precedenti mi son venuti dei dubbi O.O

PER ETERNARE ROSA…
17 #
666prof
213.178.217.30
Inviato il 04/03/2008 alle 17:10
Ma come siamo romantici. Ti trovo cambiata. Quasi non ti riconoscevo più, nel leggerti. Significa che la crisi è passata e che sei tornata alla vita.
Forza, allora. L’importante non è cadere…è rialzarsi subito dopo.
Incognito io? Ma ti pare che col nick che mi ritrovo potrei mai essere in incognito? Tornerò, tornerò…come la canzone. Quando sarò sicura di poter graffiare nuovamente e controllare i graffi di risposta. Viviamo in un paese in cui ogni parola può essere usata contro di te. Anche se quella parola è verità. Fallo capire cosa significhi la parola “verità” a chi ha sempre detto bugie.
Ciao, cucciola.

PER ETERNARE ROSA…
18 #
celia
radioribelle.blog.tiscali.it
82.84.231.31
Inviato il 04/03/2008 alle 10:50
Ma tu sei sardo e i sardi non aspettano. Non si domandano niente. Vogliono dare un bacio? E bacio sia!!! Senza porsi tante domande. 🙂
Il treno mi sa che è passato, la prossima volta non guardare nemmeno gli orari ne di arrivo ne di partenza, salta sul treno e fai quel che i sardi gentili, sensibili, rispettosi fanno… dare un bacio elegante e passionale sorprendendo l’altra parte.
Senti… per il bacio ci hai pensato, quando dovevi commentare con la canzone da me mica ci hai pensato due volte? 🙂 Vedi, quando vuoi fai quel che vuoi fare.
Ti faccio i complimenti per quel che sai e che mi hai inviato via mail. Anche se ho capito dopo che eri tu 🙂

PER ETERNARE ROSA…
19 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.17.81.248
Inviato il 04/03/2008 alle 08:19
Angeeeeeeeeeeelllllllllllllllll!!!!!!… Hai scoperto la novità???… ci sentiamo dopo… besitos para mi angelito favorito!!!… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
20 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.10.110.44
Inviato il 03/03/2008 alle 21:27
…ops… sorry baby, ho appena copiato e incollato un commento e chiaramente non era riferito a te… perdonami Angel… sarà la stanchezza…
Ho pronti i nuovi codici te li sto per inviare… besos guapo… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
21 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.10.110.44
Inviato il 03/03/2008 alle 21:23
…pero que coño haces!!!… no entiendes nada chico… eres un torpe!!!… si tu la piensas asì, te quiero lejos de mi… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
22 #
Lu
missylulu.splinder.com/
62.101.102.210
Inviato il 03/03/2008 alle 15:37
Rimango a riflettere su questo tuo post un pò amaro…ciao ciao

PER ETERNARE ROSA…
23 #
Gio
62.10.248.222
Inviato il 03/03/2008 alle 11:19
Ciao Angel carina la lettera che hai postato.
Come stai?

PER ETERNARE ROSA…
24 #
Fantaghirò
fantaghiro.blog.tiscali.it//
82.84.191.228
Inviato il 02/03/2008 alle 20:27
si… direi che spesso i consigli del 3 incomodo influenzano.. specie all’inizio..

PER ETERNARE ROSA…
25 #
diotima47
213.140.18.136
Inviato il 02/03/2008 alle 19:55
e a me, invece, capita ogni volta di essere messa alla porta. Eppure nel dare lezioni sono convincente al punto di spiegare come si taglia di netto una testa, offrendo la mia per le esercitazioni.

PER ETERNARE ROSA…
26 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it
87.18.102.103
Inviato il 02/03/2008 alle 18:08
I bravi cuochi non rivelano mai i loro ingredienti segreti… al massimo dovrei bisbigliartelo in un orecchio… ma ogni volta che mi avvicino per dirtelo, ti trovo sempre in compagnia di altre persone, indaffarato con argomenti a quanto ho capito mooooolto interessanti… quindi preferisco evitare, il mio segreto potrebbe correre il rischio di essere divulgato…
Oh, povera Rosa, nessuno che parli di te!!!… non ti resta che tenerti stretto quel plaid sulle ginocchia!!!…
Besitos para Angel…
Sonia

PER ETERNARE ROSA…
27 #
Mati
_mati_.blog.tiscali.it//
85.47.82.195
Inviato il 02/03/2008 alle 15:04
Sono single.
E a dirla tutta … il mio sogno non è afatto sposarmi sai?
Quanto più trovare un uomo con cui condividere l’amore fichè c’è e finchè entrambi lo si vorrà.

PER ETERNARE ROSA…
28 #
Mati
_mati_.blog.tiscali.it
85.47.82.195
Inviato il 02/03/2008 alle 13:16
Ho realizzato cosa?

PER ETERNARE ROSA…
29 #
infondoaimieiocchi
infondoaimieiocchi1.blog.tiscali.it
84.223.46.73
Inviato il 01/03/2008 alle 16:07
Ciao Angel…ora Renato è il direttore editoriale di quella stessa cooperativa:-)))! L’ho visto ed intervistato brevemente ad agosto scorso! E’ una persona molto schiva, timida, ma i suoi occhi parlano per lui. Quando ha tenuto la conferenza sul suo ultimo libro, in alcuni momenti si leggeva un chiaro e profondo dolore sul suo volto. Lo avevo visto anche a ottobre del ’93 quando faceva la spola da Bologna a Milano e la sera doveva tornare dove lui sapeve. Allora lo vidi sotto una luce diversa.
Per il bacio…secondo me vale il detto carpe diem!
Ti comunico l’indirizzo nuovo del mio blog!
Un abbraccio, A.

PER ETERNARE ROSA…
30 #
loreley
loreley777.blog.tiscali.it
151.49.216.67
Inviato il 23/02/2008 alle 21:48
Ciao collega. E’ vero, non ci sentiamo da moltissimo tempo. Il mare è più bello che mai. Ti saluta.

PER ETERNARE ROSA…
31 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.20.110.254
Inviato il 23/02/2008 alle 17:28
Se fossero le ultime 4… non sai come piangerebbe mi corazòn… che tragedia!!!… oh Angel, non darmi questa delusione… por favor mi amor!!!… sin ti mi vida no seria la misma!!!… besos cariño… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
32 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.20.110.254
Inviato il 23/02/2008 alle 17:20
Senti, le righe in più erano le prime 4… o le ultime 4?… o nel mezzo?… Sai nel tuo fiume di parole, tra galline, Guantanamo, Ferradini, Vandelli, non ho capito le righe che erano in più… Voglio sperare che sia la mia citazione sul fucsia… Dai su non te la prendere… Diciamo che hai una spiccata predilizione per i colori neon-psichedelici… solo che sbagli i luoghi, tutto qui… Sai, non tutti hanno gli anabbaglianti installati sul PC… poveri occhi!!!… Sapevo di Giò che era il professore… Io leggo i post a differenza di Angel… Ma siccome tu dimentichi anche le cose che fai la notte prima, io che colpa ne ho?… Hai nominato tu stesso, così Angioy… chiaro?… Io l’ho chiamato allo stesso modo di come l’hai chiamato ieri notte… Amore, dovrei darti delle pillole per la memoria… Per quanto riguarda Ferradini… a una come me a cui piace Kravitz o Hancock… o si eccita con la chitarra di Prince… scusa ma può mai piacere Ferradini?… Dai su, non fare lo schiocchino, non ti costringerei mai a vestirti come Vandelli per piacermi… Per rubare il mio cuore almeno ti devi vestire come Lenny Kravitz… come?… alla Roberto Cavalli!!!… Ti voglio bene, come non potrei volertene… già pensi a come vestirti per conquistarmi… besos cariño… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
33 #
::Sonia::
inmylifetoday.myblog.it/
87.16.100.148
Inviato il 23/02/2008 alle 07:43
Oggi mi sono alzata all’alba… ma non mi ero svegliata del tutto, finchè non ho visto il fucsia della “rosa” sopra… certo che tu a colori non badi a spese… Ma quando componi come “photoshop-artist”, metti per caso gli occhiali da sole per ripararti dalle tinte fluorescenti che usi?…
“Per un uomo e una donna spesso è letale il consiglio poco professionale di una terza non disinteressata verso l’una o l’altra parte.”… Cos’è il teorema secondo Angel?… Caspita, vuoi passare alla storia, ma oltre a quello di Pitagora & Co., esiste già quello di Ferrarini… E io tra Marco e Angel, scelgo Giò… Si lo ammetto un giorno diventerò la Signora Angioy, per un motivo molto semplice… il tipetto dell’avatar non è niente male, ha il suo fascino retrò che a noi donne non dispiace… Anzi, adesso lo stampo e lo incornicio… I LOVE GIO’!!!… e vabbè, voglio bene anche a te… besos cariño… Sonia

PER ETERNARE ROSA…
34 #
Mati
_mati_.blog.tiscali.it//
83.189.207.45
Inviato il 20/02/2008 alle 15:52
Figurati … è stata una cerimonia informale …
Abbiamo mangiato al chioschetto lungomare coi panini alle spuntature birra in lattina e per dolce vassoi e vassoi di bignè …
Una robetta casareccia insomma ….
;D)))))))))))))))))))

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