LE ROI VÊTU AU TEMPS DU WIKILEAKS

Lezioni condivise 47 – Modelli del Guillaume d’Angleterre

30 Nov 2010 @ 11:58 PM

Torno ancora al romanzo medievale Guillaume d’Angleterre, da alcuni attribuito a Chrétien de Troyes, chierico della Champagne, fatto che tutt’oggi appassiona diversi filologi, mentre altri lo escludono, ritenendo il romanzo difforme dalla restante opera del Chrétien di Lancelot e Perceval.

Il nostro romanzo ha per modello privilegiato il racconto agiografico della leggenda di S. Eustachio, ma sviluppi differenti, come ad esempio la caccia al cervo, che in Sant’Eustachio rappresenta il Cristo, il martirio e la provvidenziale conversione iniziale del protagonista, mentre in Guillaume, è il Re, che interviene per recuperare al ruolo regale i propri figli, facendosi mediatore tra l’umanità e il trascendente, per il loro reinserimento nella retta vita sociale.

La caccia riveste anche un senso erotico e il corno smarrito è simbologia sessuale connessa con il desiderio del re di ritrovare la regina e riassumere il proprio ruolo; desiderio sessuale che ritorna nell’atto di acquistare il corno smarrito, cui segue l’incontro con la regina che lo nota sulla nave.

Mais ele regardoit au cor
Qui au mast de le nef pendoit;
Au cor regarder entendoit,
Que nul autre avoir tant n’amoit
Comme le cor qu’ele veoit;
Et le cor et le roi ravise,
C’a cou estoit s’entente mise,
N’aillors ne puet ses iex tenir.
Del roi les fait au cor venir,
Et del cor au roi les ramaine;
Del regarder est en grant paine,
Tant qu’ele vint dalés le mast;
Nul talent n’a qu’ele outre past,
Ains prent le cor et si le baise;
Bien fait samblant que molt li plaise.
Et quant grant piece esgardé l’ot,
Arrier le mist, ne ne dist mot;
Mais vers le roi s’est retornee.

Ma diversi sono i topoi cui si rifà il romanzo, lo stesso Erec e Enide di Chrétien, modello medievale di restaurazione del potere reale che riprende anche la simbologia del corno da caccia.

Altri contributi sono portati dal romanzo antico (come Apollonio di Tiro, il Roman de Tebe, il Roman d’Eneas), i Lai di Marie de France, i tardi romanzi arturiani sul Graal.

La particolarità di questo romanzo ascetico e d’amore, rispetto a quelli ispiratori, è il suo lieto fine.

Altri modelli sul tema della separazione e ricongiungimento si trovano nel romanzo di Floire et Blancheflor. Separati dalla schiavitù affinchè non si uniscano, Floire figlio del “re” dei Saraceni di Spagna, ritrova Blancheflor, figlia di uno schiavo cristiano di nobile nascita, nascondendosi in un cesto di fiori nell’harem del sultano.

Lo stesso avviene in Alcassino et Nicolette, un chantefable (alterna canti e prosa). Qui è Nicolette, schiava saracena convertita al cristianesimo, figlia del re di Cartagine, che travestita da menestrello, ritrova Alcassino, figlio del conte Gavin di Beaucaire.

Anche l’Escoufle di Jean Renaut tratta il tema di amanti che si dividono accidentalmente durante la fuga dalla corte dell’imperatore e alla fine si ritrovano.

Il Guillaume de Palerne unisce il tema della fuga degli amanti a quella degli “animali grati” che li assistono.

Vi è ancora il popolare Partenopeus de Blois, simile alla storia di Amore e Psiche di Apuleio.

Nei primi anni del XIII secolo troviamo Galeran de Bretagne, attribuito a Jean Renaut. Galeran ama Fresne, una trovatella cresciuta in un convento; la corrispondenza tra i due viene scoperta, e Fresne viene mandata via, ma ritrova Galeran giusto in tempo per impedirgli di sposare sua sorella gemella Fleurie, nella quale vedeva solo il riflesso della sua amata.

Una serie di romanzi trattano del tema del cavaliere che si impegna in avventure per dimostrare alla sua donna che egli è degno del suo amore, tra questi Ipomedon di Hue de Rotelande e Gui de Warewic di anonimo anglo-normanno del XIII secolo.

Vi è poi la materia dell’”eroina perseguitata” detto anche “tema Imogen” dal suo uso in Cymbeline di Shakespeare. Segnalo Guillaume de Dole di Jean Renart, il Roman de Violette di Gerbert de Montreuil, La Manekine di Philippe de Beaumanoir, La Contesse d’Anjou e L’Uomo di Chaucer di Jean Maillart.

I manoscritti che tramandano il Guglielmo d’Inghilterra sono due: P (Parigi) e C (Cambridge), esiste inoltre una redazione rimaneggiata in spagnolo E (come Escorial) che collima prevalentemente con P.

I due manoscritti divergono per essere il manoscritto C tendente al poema ascetico, mentre il manoscritto P più didattico.

Ad oggi ci sono quattro edizioni critiche del Guglielmo d’Inghilterra: del 1840, basato sul manoscritto P, ed. Michel; del 1899, manoscritto C e parzialmente P, ed. Föester; del 1927, basato sul manoscritto P, ed. Wilmotte; del 1988, che riprende l’edizione Föester, ma tiene conto della discussione filologica di oltre un secolo, ed. Holden (questa edizione rifiuta in modo tassativo l’attribuzione a Chretien de Troyes).

Lo stemma codicum nel caso del Guillaume non serve, in quanto P non deriva da C o viceversa, non si può dimostrare la parentela tra i due codici, e neanche la discendenza da un unico archetipo.

Non ci sono tuttavia tra P e C divergenze talmente ampie che comportino scelte importanti.

Nei pochi casi in cui nella nostra edizione critica (Wilmotte) i versi sono tratti da C, essi sono indicati con le lettere in corsivo (a,b,c…).

Nel caso del verso 2364 e segg. C non è scelto per avere una lezione migliore, ma perché P presenta una lacuna.

Un discorso va fatto per il verso 2368, dove P ha avoir (con il senso di avere come possesso), mentre C ha coitise, il nostro testo sceglie il manoscritto di base P (Föester), dunque avoir.

La lezione coitise sta per seccare, pretendere, pungere, assillare, dar fastidio ed è la dizione preferita dal prof come lectio difficilis e più probabile, anche nel contesto dell’incontro fortuito con la regina nel porto di Sutherland. Wilmotte sostiene invece che coitise sia troppo cavilloso, perciò improbabile.

Virdis preferisce coitise, anche perché avoir viene ripetuto due volte di seguito prima della lacuna anzidetta, dunque potrebbe essere stato indotto anche successivamente come lezione facile.

Le differenti lezioni dei due manoscritti indicano, da un lato che il manoscritto C tende all’ascetico, mentre il manoscritto contiene P è più didattico e romanzesco.

Si ha notizia di altre tradizioni di questa storia come Dit de Guillaume d’Angleterre con stesure differenti, risalenti al sec. XVI, ma riferite a manoscritti del XIV sec. e conservate presso la Sala Rari della Biblioteca nazionale di Francia François Mitterrand, la cui edizione critica è stata curata da Silvia Buzzetti Gallarati.

Bibliografia:
Maurizio Virdis, in Medioevo romanzo e orientale. Il viaggio dei testi, Rubbettino 1999 (art. Dalla leggenda di S. Eustachio al Guillaume d’Angleterre)
Andrea Fassò, Michela Salvini, in Il sogno del cavaliere. Chrétien de Troyes e la regalità, Carocci 2003 (art. Come in uno specchio. «Songe» e «mensonge» da Chrétien de Troyes a Jean de Meun)
Christine Ferlampin-Acher (a cura di), Guillaume d’Angleterre, Champion 2007
Carlo Donà, Per le vie dell’altro mondo. L’animale guida e il mito del viaggio, Rubbettino 2003
Mattia Cavagna, Chrétien de Troyes (?), Guillaume d’Angleterre, Crmh 2008.

(Filologia romanza – 26.4.1996) MP

Commenti (3)

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
3 #
ivy phoenix
edera.fenice@tiscali.it
109.113.185.65
Inviato il 14/12/2010 alle 13:24
se non riesco a passare prima…
buon natale!

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
2 #
s.lava
g@alice.it
87.0.246.113
Inviato il 07/12/2010 alle 00:40
Chrétien de Troyes: mi rifiuto che appartenga ad uno il cui nome dice tutto 😉 )
Menomale che nn ho mai fatto filologia romanza, mi ha fatto venire un mal di testa!
E poi dovresti aggiungere la traduzione ai versi, almeno per capire come si acquista un corno (io sapevo che le corna di solito sono “regalate”)…
Mao, la fatina e wikileaks… mmmhhmmm… belllaaaaa

Le roi vêtu au temps du WikiLeaks
1 #
Lorna18
bestblog.com
sara@mail333.com
91.201.66.6
Inviato il 26/11/2010 alle 04:07
Resolve such kind of problems.

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi

Lezioni condivise 9 – Guillaume d’Engleterre

31 Lug 2007 @ 11:55 PM

Mi calerò con voi fino agli albori della letteratura romanza per parlare del Guglielmo d’Inghilterra.

Il testo originale, in lingua d’oil, d’autore non certo, viene tuttavia attribuito da alcuni critici a Chrétien (de Troyes), probabilmente chierico di grande cultura che visse intorno alla metà del XII secolo, presso le corti feudali di Maria di Champagne e in seguito di Filippo d’Alsazia, conte di Fiandra. Della sua produzione sono pervenuti fino a noi cinque romanzi cortesi, basti citare Le roman de Perceval e Lancelot, ispirati al ciclo bretone, tra i quali non viene compreso il nostro.

Il romanzo cortese interpretava gli ideali cavallereschi di lealtà, prodezza, generosità, nel mondo raffinato delle corti feudali, dove una parte predominante avevano le figure femminili. In questa società, sviluppatasi nella Francia settentrionale, ma che molto prese in fatto di suggestioni dalla letteratura occitanica del meridione (Eleonora d’Aquitania), la materia amorosa ha un ruolo fondamentale. La donna amata è il motore della vicenda, essa viene esaltata come Signora, l’amante come vassallo. Il ciclo bretone si differenzia in questo dalla chanson de geste, ove la dedizione degli eroi ha come depositario il loro Signore e gli ideali di religione, patria, onore; l’amore è posto in secondo piano.

Guglielmo d’Inghilterra può essere considerato il risultato della fusione di materiali agiografici (leggenda di S. Eustachio, S. Clemente, ecc.) con modelli della tradizione bizantina (Apollonio di Tiro) – separazione e successiva riunione di un nucleo familiare – e forme cortesi, nella fattispecie anticortesi (romanzo del destino). Caratteristica del testo il costante dualismo tra bene e male, dove il male è in sostanza “necessario” a far esistere il bene.

Guglielmo ha rinunciato al trono in seguito a una visione che gli ingiunge di andare in esilio. Lui obbedisce. Gli viene rapita la moglie Graziana; dispersi anche i figli gemelli, avuti durante la “fuga”; ridotto in miseria deve fare il servo, quindi risale lentamente la scala sociale, dedicandosi al commercio con il nome di Gui.

Nel tratto scelto, pag. 176 del mio testo (Pratiche editrice, 1991), egli, conquistata la fiducia del suo padrone, ne ottiene un prestito per commerciare autonomamente e arricchirsi; commercia pelli di gatto, è capace, in poco tempo salda il debito. Il signore allora gli affida i figli e la propria nave, lo manda in missione a Bristol, nel suo Regno. Qui, mentre lavorava nel mercato, osservò un ragazzo con un corno d’avorio, tratta e glielo acquista per cinque soldi, a condizione di conoscerne la provenienza.

Il ragazzo, inconsapevole di chi ha di fronte, racconta cosa è accaduto quando il Re si allontanò per il suo esilio volontario: i cortigiani saccheggiarono il suo palazzo e lui, ancora bambino (enfes = fanciullo), aggirandosi per la reggia, trovò il corno sopra una panca, lo prese e lo custodì per ventiquattro anni. Ora si apprestandosi ad andare in pellegrinaggio, per ispirazione divina, avrebbe devoluto ai poveri di Bristol il ricavato della vendita del corno.

“Tot maintenant li rois commande
a un serjant que il li rende                   (serjant = sergente, inserviente)
les cinc sols, que deniers n’i faille;
et cil tot maintenant li baille,
mais moult blasme au roi son marcié.
Et li vallés par la marcié
va departant tot ses deniers,
la u il vit qu’il fu mestiers”        (ne fosse mestieri = ove ve ne era bisogno)

Intanto la gente che aveva conosciuto re Guglielmo fa ressa per osservarlo con comodo, por lui regarder a estal (aestal = in stallo, nella sua posizione, dove sta), tote jor devant son estal.

La pagina ha un valore fortemente simbolico: il fanciullo, il corno, il re che lo riconosce e lo compra ad un prezzo esorbitante, il denaro che viene devoluto dal ragazzo ai poveri della città, il re ringrazia con una frase sibillina: “Bien feras, espoir encor preu i aras; teus le te puet merir éncore dont garde ne te doner ore”, la gente si ammassa intorno al ragazzo. Sono tutti elementi e valori simbolici come di un rituale (come la fame della regina che vuol mangiarsi i figli, che simboleggia l’ìnopia, la mancanza di virtù). Il corno rappresenta la potestà del Re, il potere. Verrà usato come segno di riconoscimento per la regina e i figli. Egli compra la sua potestà regale, della quale si era spogliato, sempre dietro comando divino, per ventiquattro anni.

Il Re, sceso ai gradi più bassi, ha iniziato la risalita, è diventato mercante; venuto infine a contatto con la regia potestà, l’acquista per cinque soldi. Il ragazzo distribuisce il denaro ricavato “ove ve ne è mestieri”, e parte in pellegrinaggio. Allegoricamente il ragazzo rappresenta lo stesso Re: come Guglielmo si è disfatto della sua avarizia e ha abbandonato il potere, anche il ragazzo si spoglia dei cinque soldi avuti e va in pellegrinaggio, compie un gesto che è il contrario della cupidigia.

Vi sono nel romanzo (che tra l’altro non ha avuto una critica generosa) delle gerarchie morali. Quando Guglielmo si mette per mare, si imbatte in una tempesta e passa un brutto momento (pag. 190), implora Dio perché plachi i venti: per nostro danno abbiamo assistito alla loro prepotenza. Saremo noi distrutti dal litigio che fanno per il loro diletto? Questi venti fanno la loro guerra, come i signori della terra e noi (l’equipaggio, personaggio collettivo) miseri (caitif = miseri, da captivus) dobbiamo pagare per il loro divertimento.

Il romanzo, scritto quasi un millennio fa in rima semplice, stupisce per il messaggio eticamente avanzato anche rispetto ai nostri giorni, nei quali sono presenti – alla faccia della globalizzazione amerikana -, notevoli elementi di barbarie (nel senso semanticamente corrente [occorrerà pure un giorno riabilitare, anche vocabolario alla mano, quanto vi è di buono dei cosiddetti popoli barbari ]), ki di narant amiculu a su medioevo…per dirlo con un’espressione colorita sarda (la traduzione non rende, sarebbe come dire che danno molti punti al medioevo, ma l’attenuazione di significato è quasi comica; se volete proprio capire non vi resta che diventare sardi, magari fra una ventina d’anni di full immersion potreste anche percepire il concetto…

(Filologia romanza – 8.3.1996) MP

Commenti (34)

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
1 #
Verdana
suamaestainfernale.blog.tiscali.it
87.17.195.201
Inviato il 26/08/2007 alle 11:40
Vuoi fare il bloghettino nuovo graficamente, angioletto? Ti aiuto, se vuoi, fammelo sapere.
Riguardo alla risposta che hai dato da me mi hai fatto ridere un casino “si vede che la risposta era Schwarzenegger” ah ah ah, sai una cosa? L’hanno presa tutti molto seriamente quella mia frase ma… altro non era che una carta del gioco “Magic”! 🙂 ))
Quando sono seria leggerò anche il tuo post, adesso ho ancora il cervello in vacanza, sono ancora in vacanza anzi.

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
2 #
Alex
donald80.blog.tiscali.it/
89.188.134.18
Inviato il 26/08/2007 alle 02:48
Ti chiedo scusa, forse mi sono espresso male non mi permetterei mai di darti del terrorista ti capisco tu hai delle idee piu forti delle mia ma non per questo diverse come cittadino Sardo mi sento di doverE difendere a denti stretti la mia terra ma considero amico qualsiasi popolo libero e rispettoso delle usanze e dei costumi altrui.
Se hai notato nel mio blog, c’ è una foto degli indiani d’ america, popolo a qui mi ispiro, credo che in maniera meno feroce, se non ci muoviamo, ci faranno fare la stessa fine anche a noi, la parte nord est della Sardegna è gia andata mi sa si sta spostando verso la zona sud est ora, pian piano ci stanno spropriando le terre.
e noi?
p/s: il Vittorio comunque ce l ho gia in piazza d’Italia a Sassari percio passalo ad un altro
ciao bellobe a risentirci

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
3 #
Alex
donald80.blog.tiscali.it/
89.188.134.18
Inviato il 25/08/2007 alle 19:12
No angel non dire cosi non si distrugge niente il Sardo non è un terrorista ma ha sempre difeso la sua terra senza mai andare in case altrui a fare giustizia, li c’è anche un po di storia nostra, li a cavallo in quel monumento c’è il nostro re del regno di Sardegna, anche se era un invasore, la storia è storia e non si cancella. Piuttosto iniziamo a dimostrare e manifestare a queste persone chi siamo.

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
4 #
loreley
151.49.214.52
Inviato il 25/08/2007 alle 18:36
Ah sì? Insegni anche tu? E cosa?
Barumini? E’ molto probabile, anche se è lontanissimo da Cagliari.. Ma tanto l’anno scorso ero vicino a Teulada, non era proprio dietro l’angolo 🙂

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
5 #
Angel
themirror
82.58.88.174
Inviato il 25/08/2007 alle 17:24
Non ti preoccupare..è che forse non conoscendo la storia giustamente non riesci a cogliere alcune cose..come ad es..la loro non è una terapia punitiva..la loro è una vera proria punizione..se ti capitasse di leggere qualche mio vecchio post tutto sarebbe più chiaro..forse..oppure no..
Grazie comunque del tuo appoggio..

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
6 #
cleide
cleide1967.blog.tiscali.it
62.10.146.178
Inviato il 25/08/2007 alle 16:54
Ah be..tu non eri addormentato, ero io che dormivo!! Si, sono sarda del capo di sopra. Basos

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
7 #
loreley
loreley777.blog.tiscali.it
151.49.214.52
Inviato il 25/08/2007 alle 15:26
Ma grazieee!!! Sì è proprio una coincidenza, l’ho cercata solo due giorni fa!!:-) Ho cancellato il tuo primo commento perchè parte da solo ma copio il codice e poi la metterò nel prossimo post.
Medio Campidano nord est dove? Purtroppo nn dipende solo da me ma da cosa mi resterà da scegliere, sperando che qualcosa rimanga 🙂
Saluto e grazie ancora

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
8 #
Angel
themirror
82.58.88.174
Inviato il 25/08/2007 alle 13:59
Mio caro..veramente sono in analisi già da due anni..conosco bene il mio male..ci convivo da circa 8 anni..ogni caso è a sè..purtroppo..
Il mio fratellino non me lo fanno vedere..la mia salute da tre anni mi limita in ogni senso..quindi..per assurdo è normale..no?

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
9 #
cleide
cleide1967.blog.tiscali.it
62.10.146.178
Inviato il 25/08/2007 alle 13:20
Ciao, il tuo post mi riporta al mio ultimo esamr all’università…
Non so se ci siamo già incontrati, con il caos della piattaforma..però non ho capito il tuo commento a proposito di Flyer..va bbeh..un saluto

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
10 #
martymarta
xbauledelgattox.blog.tiscali
82.84.143.23
Inviato il 25/08/2007 alle 12:26
eheheh…si il pc lo tengo dentro il baule…anche perchè il pisitto sono un pò anche io….storia lunga…
mmmmh oh angel secondu tui chi ni esti setta?
ma esti su piccioccu miu……
s’atru fiara n’amigu e stooooop…
(per me è complicato scrivere così dunque ridi pure 😀 )…
bai bai!
marty

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
11 #
lumachina
roccoraku.blog.tiscali.it
87.17.195.201
Inviato il 25/08/2007 alle 11:59
grazie del tuo passaggio nel mio blog, e grazie dei tuoi complimenti, ma il tuo blog si che è veramente bello, è la tua terra è bellissima.
baci da Lumachina Antonia

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
12 #
Alex
donald80.blog.tiscali.it/
89.188.134.18
Inviato il 25/08/2007 alle 11:49
Ho visto l’ immagine di Giomaria Angioi è ho capito che eri sarda e poi è anche scritto.
Che dire anche qua si respira profumo di Sardegna.
Volevo dirti ho chiesto ad un altra ragazza sarda, celia, se era d’ accordo a venire con me a Roma e imbrattare il colosseo o l’ altare della patria?
Per Vedere un po se ci arrestano o no?
Per avere la conferma di come funziona la giustizia dei piu belli e dei piu brutti.
Ti vuoi unire a noi?
A noos bidere

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
13 #
Nenè
falivenes.blog.tiscali.it
87.22.217.167
Inviato il 25/08/2007 alle 09:52
…Sono a Crotone e da li risalgo la penisola fino al lago di Bolsena, mi fermerò lì fino alla fine del mese è per questo che non passo da nessuno(non ho molto tempo.
Mi dispiace amico ma chi mi conosce sa che un pò come il Mazzini, sono senza dimora fissa.
E mi dispiace non poterti ospitare, casa mia di solito è un vero porto di mare e pensa che ora c’è Sasha e la sua ragazza dall’Ucraina e come sempre tutti i miei boys(gli alunni e il gruppo giovanile del mio paese).
…Il Css è un nuovo sistema con cui i piccì leggono interpretano e sono in grado di caricare le immagini da uno spazio web all’altro.Ciao buone vacanze, baci baci;-)Sà

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
14 #
loreley
loreley777.blog.tiscali.it
151.49.213.99
Inviato il 25/08/2007 alle 00:35
Ciao Angel!
Ma lo sai che volevo mettere la stessa canzone in sottofondo nel mio blog ma non ricordo il titolo. Ho scaricato diversi pezzi del gruppo ma questo nn lo becco!!
E chi si muove dalla Sardegna? Io sto a Cagliari e al massimo aspetto che mi assegnino un paesello sperduto er insegnare inglese 🙂
Bacione

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
15 #
La Pecora Nera
teatime.blog.kataweb.it/
87.0.146.132
Inviato il 21/08/2007 alle 21:47
Ciao, mi spiace per i commenti che hai lasciato sul mio blog e che non sono stati pubblicati: il sistema li ha calssificati come spam.
Penso di aver risolto il problema per il futuro, se tornerai a trovarmi.

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
16 #
martymarta
xbauledelgattox.blog.tiscali.it
82.84.237.83
Inviato il 18/08/2007 alle 11:20
ahahah nella foto non c’e setta(in quella degli antichi mestieri medioevali)il tipo è solo un mio amico.poi, comunque non è colpa mia se per vendere ti devi vesti’ da mingone!!
ahahahahahaha 😀
quanto alla foto(coi fantasmini)…ohè l’ha fatta lui semmai sono io che non me devo ammacchiare 😀
=D
dai anche io giovane storico ti voglio lasciar con un sonoro:
mej cojoni!!
aahahahahaha.
a presto
marty

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
17 #
marty
gattomiaow.blog.tiscali.it
82.84.237.83
Inviato il 17/08/2007 alle 19:07
mi è successa una cosa….stranissimaaa…
ho fatto il post.
cia’
marty

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
18 #
marty
gattomiaow.blog.tiscali.it
82.84.237.83
Inviato il 17/08/2007 alle 16:23
ahahahahahaha….
grazie per il sei grande 😀
a prest’
mart’

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
19 #
martymarta
xbauledelgattox.blog.tiscali.it
82.84.237.83
Inviato il 16/08/2007 alle 14:20
bene bene bene….eccomi qua a farti un salutino e a dirti..BELLA IMMAGINE!
😀
ehehehe…
a presto consardo
marty

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
20 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
84.223.67.75
Inviato il 13/08/2007 alle 21:11
beh non è contesa… è casa mia, ci abitava lui con l’amante, appunto per questo non riuscivo a separarmi, perchè avrei avuto tutti i diritti a buttarlo fuori, Sì bella l’idea dell’incontro tra blogger lo spazio ci sarebbe,,, ma, è possibile solo d’estate, non so se hai notato dalle foto che anche in agosto si gira con le felpe… d’inverno si arriva a più di 20 sotto lo zero come niente, e io spero proprio che per la prossima estate l’avrò già venduta, visto che qua sto
abbraccio

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
21 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
84.223.67.75
Inviato il 13/08/2007 alle 18:51
ho visto che sei nei miei su flickr, bene…
salutino

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
22 #
diotima47
diotima47
213.140.18.136
Inviato il 08/08/2007 alle 22:28
ciao compagno!
La passione per la Storia è comune, ma preferisco sia tu a raccontare…

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
23 #
loreley
loreley777.blog.tiscali.it
151.63.24.169
Inviato il 07/08/2007 alle 12:12
Bellissima immagine!
Ti lascio un saluto..

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
24 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
84.223.123.24
Inviato il 06/08/2007 alle 18:53
e non credere che non abbia letto il tuo post…
anzi.. in quel di aquitania mi son quasi sentita citata.
ottima foto, la hai realizzata tu?

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
25 #
ivy phoenix
donotpanichereiam.blog.tiscali.it
84.223.123.24
Inviato il 06/08/2007 alle 18:51
tornata…
storie allucinanti, ma le devo ancora digerire, magari poi con calma te le racconto..
ho fatto foto, ma questa è una settimana impegnativa.. mi sa che le metto online non prima della prossima..
già in effetti le dolomiti come paesaggio non sono male, peccato che i ricordi che mi legano a loro siano infernali davvero
abbraccio

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
26 #
celia
82.84.224.233
Inviato il 05/08/2007 alle 10:39
Su saludu este A NOS INTENDER…
Ho sbagliato una N al posto della S….lo dico caso mai la traduzione ti portasse a pensare….A NON RISENTIRCI…invece che A RISENTIRCI!
Insomma…Buona Domenica…Angiul

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
27 #
celia
radioribelle.blog.tiscali.it
82.84.224.233
Inviato il 05/08/2007 alle 10:36
E’ un piacere ritrovarti e leggerti….
Mi asa iscrittu in su blog meu si deo soe ogliatrina. No soe de sa provintzia de Nugoro…in Ogliastra ando solu comente naras tue, chi mi pares casteddaiu o campidanesu…PO MI SPASSIAI!
A non intender Angiul!
Saludos Sardos

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
28 #
Silvietta
mysensation.splinder.com
80.104.58.110
Inviato il 04/08/2007 alle 00:39
Ciao! Come stai? Io parecchio stressata, infatti sto trovando poco tempo x il web.
Già da diversi giorni ti ho linkato da me, mi farebbe molto piacere se pure tu aggiungessi il mio link!
Un abbraccio sincero.
Silvietta

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
29 #
marty
gattomiaow.blog.tiscali.it
82.84.203.147
Inviato il 02/08/2007 alle 00:25
ooooooh questo nuovo blog e un vero casino…..
siamo in due a darci una mano per modificarlo…..
miaooooooooooooooow

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
30 #
Nenè
falivenes.blog.tiscali.it
87.22.217.167
Inviato il 01/08/2007 alle 07:06
Per i Template diversi da quelli proposti, devi conoscere il css, per il colore del carattere(e le dimensioni), basta selezionare lo scritto e dalla tua area di lavoro(in questo cosa nuovo post)puoi cambiarvi il font, il colore, depennato ecc…
La testata la cambi coi feed ma siccome non sono ancora stabili non conviene…però sempre col Css puoi addirittura togliere la script dell’intestazione “tiscali.blog”

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
31 #
Nenè
falivenes.blog.tiscali.it
87.22.217.167
Inviato il 01/08/2007 alle 07:05
Per i Template diversi da quelli proposti, devi conoscere il css, per il colore del carattere(e le dimensioni), basta selezionare lo scritto e dalla tua area di lavoro(in questo cosa nuovo post)puoi cambiarvi il font, il colore, depennato ecc…
La testata la cambi coi feed ma siccome non sono ancora stabili non conviene…però sempre col Css puoi addirittura togliere la script dell’intestazione “tiscali.blog”

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
32 #
Nenè
falivenes.blog.tiscali.it
87.22.217.167
Inviato il 01/08/2007 alle 07:05
Per i Template diversi da quelli proposti, devi conoscere il css, per il colore del carattere(e le dimensioni), basta selezionare lo scritto e dalla tua area di lavoro(in questo cosa nuovo post)puoi cambiarvi il font, il colore, depennato ecc…
La testata la cambi coi feed ma siccome non sono ancora stabili non conviene…però sempre col Css puoi addirittura togliere la script dell’intestazione “tiscali.blog”

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
33 #
Nenè
falivenes.blog.tiscali.it
87.22.217.167
Inviato il 01/08/2007 alle 07:04
Per i Template diversi da quelli proposti, devi conoscere il css, per il colore del carattere(e le dimensioni), basta selezionare lo scritto e dalla tua area di lavoro(in questo cosa nuovo post)puoi cambiarvi il font, il colore, depennato ecc…
La testata la cambi coi feed ma siccome non sono ancora stabili non conviene…però sempre col Css puoi addirittura togliere la script dell’intestazione “iscali.blog”

QUANDO I RE ERANO COMUNISTI… e nudi
34 #
michelle
blog.myspace.com-angiul
84.223.9.124
Inviato il 31/07/2007 alle 21:38
qui è davvero peggio che mai…
sei andato allo sporting oggi?

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